Pandemia e recessione hanno profondamente mutato gli scenari quotidiani. L'erosione del potere d'acquisto di cittadini e consumatori rischia di trasformare anche ciò che normalmente, sino a un paio di anni fa, si considerava assodato e primario come un qualche cosa di lussuoso, e di non più scontato, né tantomeno accessibile a tutti.
E mentre c'è chi, come ‘uBroker', aumenta il numero delle bollette azzerate di luce e gas in Italia, contribuendo a diffondere e mantenere benessere, ricchezza e risparmio alle centinaia di migliaia di clienti soddisfatti sparsi sull'intero territorio nazionale, il Governo vara la cosiddetta tassa extraprofitti, pensando di compensare i buchi di bilancio e gli ammanchi di accantonamenti per far fronte all'emergenza economica e sociale in corso.
Un ennesimo balzello immorale tutto scaricato interamente sulle spalle delle aziende dai grandi numeri, con utili importanti derivati da duro lavoro e cospicui investimenti unitamente ad ampie porzioni di rischio d'impresa. Una forma di oggettiva colpevolizzazione legislativa di chi eccelle nel mondo del lavoro, oltretutto producendo di ritorno gettiti erariali fondamentali per la tenuta dei conti dello Stato.
A farne le spese sono i leader della crescita che funzionano, sono in regola con il Fisco e sanno scegliere e valorizzare adeguatamente le migliori risorse umane all'interno di processi produttivi di filiera efficaci ed efficienti.
Con il rischio di dover, quasi ‘per legge', vedere rallentata o arrestata la propria crescita. Come dire, anziché essere premiati per i risultati, veniamo tassati proprio perché produciamo. Del resto, si sa, il lavoro rende liberi, a meno che ciò possa pur sempre dar fastidio anziché essere invece visto come un bene.
Perché il merito, il valore del singolo, l'esaltazione della capacità di ragionamento e dell'autonomia del professionista in vista del più performante conseguimento possibile degli obiettivi è e resta la sola strada capace di restituire dignità all'impresa, e significato a un intero Paese.
Proprio come accade giornalmente in ‘uBroker', la solida multiutility company piemontese che dal 2015 a oggi ha sfondato quota oltre 100 milioni di euro di fatturato, con un trend di crescita costante sia in termini di ricavi, dividendi e personale in organico fra dipendenti diretti (più di 50) e collaboratori e professionisti (oltre 1.000 mensilmente retribuiti con puntualità, insieme ai primi).
“L'Italia del Dopoguerra, pur annientata e distrutta, ha saputo fare la differenza rialzando la testa e rimboccandosi le maniche, con idee geniali e pionieristiche, e gente pronta a lavorare instancabilmente e senza sosta. Gli stessi valori che, dagli esordi a oggi, uniscono fra loro tutte le persone che ogni giorno contribuiscono al successo crescente di ‘uBroker', alimentando il binomio formazione-evoluzione, motore e carburante insieme della nostra mission e vision”, esordisce Cristiano Bilucaglia, Ceo e Chairman dell'azienda che per prima al mondo ha azzerato le bollette di luce e gas, canone Rai e accise incluse.
“L'uomo al centro della produzione, destinatario ultimo del benessere e primo principio di sviluppo è la triade virtuosa che ci rende giornalmente fieri del nostro operato, portandoci a condividerne i frutti abbondanti con chiunque sceglie di darci fiducia. Perché promuovere il merito significa, in primis, riconoscere il talento del prossimo, innescare una sana e leale competizione che ha per fine unico il miglioramento su vasta scala delle condizioni di vita generali, nutrendo correttamente la motivazione al successo che trasforma l'ambizione in risultato e trovando al contempo la giusta collocazione per ogni abilità. Questa è la nostra etica. Il nostro credo. Lo stesso che anima, nel Belpaese, tutte le realtà e le persone realizzate, che giustamente si rifiutano di credere che in un mondo ipertecnologico e dalle molteplici possibilità reddito di cittadinanza e bonus possano costituire un'alternativa credibile a un futuro fatto di produzione e obiettivi centrati”, conclude l'ingegnere e imprenditore dal cuore grande autore di importanti azioni di mecenatismo sociale in patria e all'estero, e altresì pluristimato dalle principali associazioni consumeristiche italiane.