Giovedì 2 dicembre alle ore 21,00, presso la Biblioteca Civica di Novi Ligure (AL), Mauro Ferrari presenta il libro di Enrico Marià "Fino a qui" (puntoacapo Editrice).
Leggendo Marià non si può non rimanere indifferenti, può essere una poesia che sentiamo vicinissima o lontanissima, troppo biografica o quanto altro, ma sicuramente non scorre via così. Per mia formazione e gusto non mi sono mai trovato in particolare sintonia con le poesie troppo liriche (mi si perdoni l’espressione) o troppo smaccatamente legate al vissuto da provare quasi imbarazzo eppure in questi versi di Marià mi sono sentito subito coinvolto e partecipe.
Fino a qui è una raccolta molto lunga che fin dall’esergo di Pavese ci avvisa in che tipo di poesia potremmo imbatterci. Poesia autobiografica o il poeta è così bravo da immedesimarsi? Il lavoro di Marià ci mette subito davanti alle sofferenze di una persona e della sua infanzia negata: “Quando era ubriaco / gli agenti della Polfer / ammanettavano mio padre ad un termosifone; […] Facevano così perché pieno di alcool diventava violento; […]”. Non si può certo dire che ci troviamo davanti ad una poesia metaforica; il poeta piemontese ha un linguaggio diretto, a tratti crudo che subito ci trascina dentro gli eventi lasciandoci senza fiato. È una poesia a tratti minimalista dove le descrizioni sono molto forti che ci riportano a Carver e a molti poeti statunitensi.
(Dalla Prefazione di Luca Ariano)