Sede dell’evento:
Museo etnografico “C’era una volta” Piazza della Gambarina ALESSANDRIA
Inaugurazione: 21 gennaio2011, ore 17,30
Spazio espositivo: Sala mostre del Museo Etnografico “C’era una volta” Piazza della Gambarina Comune di Alessandria tel. 349 8676536
Titolo dell’evento:
Mostra fotografica di Maurilio Fossati
“Architetture per attingere l’acqua in Val Bormida”
Pozzi a Merana e Spigno Monferrato.
Data vernissage venerdì 21 gennaio 2011
Data di chiusura 30 gennaio
Presentazione
Maurilio Fossati fotografa i vecchi pozzi in pietra di Langa, ‘contenitori di vita’frutto di una esplorazione attenta del territorio e delle cascine di Merana e Spigno Monferrato, in Val Bormida, terra di confine tra Piemonte e Liguria.
Orari di apertura:
apertura tutti i giorni dalle 9 alle 12, e dalle 16 alle 19). Il museo rimane chiuso mercoledì pomeriggio e domenica mattina.
Ingresso libero
Vernissage ore 17,30
Patrocini Comune di Merana (AL), Comune di Spigno Monferrato (AL) Provincia di Alessandria Comunità Montana Appennino Aleramico Obertengo
Artista
Maurilio Fossati
TESTO DI PRESENTAZIONE/CRITICO
Il lavoro è frutto di un’esperienza del fotografo Maurilio Fossati, socio fondatore, nel 1982, del Foto Club Acqui Terme, e oggi grafico attivo nel settore della comunicazione.
Maurilio Fossati indaga il territorio, come fanno i fotografi americani detti ‘nuovi topografi’.
Per loro il ruolo della fotografia è sì documentaristico, ma si assume anche il compito di individuare i marcatori dell’identità del territorio.
La ricerca dei pozzi, ‘contenitori di vita’, evidenzia la ricchezza di questi luoghi, con dettagli inattesi del paesaggio di Merana e Spigno. È difficile che l’uomo di oggi, abituato a vivere in città, sia in grado di farsi un’idea dell’importanza che aveva in passato, per le comunità rurali, l’acqua pura di un pozzo.
Da questi presupposti è nata una serie di immagini, frutto di una esplorazione attenta del territorio e delle cascine di Merana e Spigno Monferrato, in Val Bormida, terra di confine tra Piemonte e Liguria, più prossima alla Riviera Ligure che al capoluogo di provincia.
L’obiettivo fotografico di Maurilio Fossati indaga il vecchio pozzo costruito in pietra di Langa, dove la catena con il secchio non scende più da tempo ma anche su quello trasformato con materiali moderni, magari dotato di motore per bagnare l’orto.
L’inquadratura fotografica cattura forme, colori e segni, mostrandoci come quest’antico elemento architettonico, sempre uguale nell’uso, sia dotato di spiccata “personalità”.