Oggi, alle ore 15.00 presso il Salone del Rettorato, era previsto l’insediamento della Commissione per l’elaborazione del nuovo Statuto dell’Università di Torino, come previsto dalla Legge di riforma universitaria.
Un ristretto gruppo di studenti ed individui non identificati ha impedito l’accesso al Rettorato a numerosi dei componenti della Commissione così composta: i Proff.
Amalia Bosia, Aldo Geuna, Elio Giamello, Muzio Gola, Enrico Grasso, Carla Marello, Anna Maria Poggi, Luigi Puddu - Dott. Giovanni Battista Ferrero, Dott. Alessandro Ferretti, Sig.ra Rita Romagnolo, Dott.ssa Antonella Trombetta, Dott. Luca Spadon, Dott. Francesco Pezzini – uditori Dott. Bruno Maida e Dott.ssa Silvia Mirate.
Pur essendoci il numero legale, il Rettore, Prof. Ezio Pelizzetti, d’accordo con i membri presenti della Commissione e per elementare rispetto dei colleghi cui è stata interdetta la possibilità di essere presenti, ha deciso di rimandare la seduta di insediamento a lunedì prossimo, 21 febbraio.
Il Rettore e i componenti che son riusciti a raggiungere la sede della riunione, mentre stigmatizzano l’atto di violenza che ha reso impossibile il regolare inizio dei lavori di una Commissione cui è delegato un adempimento fondamentale per il futuro del nostro Ateneo, richiamano tutte le componenti dell’Università di Torino al proprio senso di responsabilità affinché i violenti siano isolati e non si corra il rischio di non mettere a punto in tempo utile il nuovo articolato statutario. Com’è noto, i tempi sono ristretti e, se lo Statuto non sarà redatto entro il termine di sei mesi, la Legge prevede che il Ministero in sostanza commissari l’Ateneo, imponendo allo stesso uno Statuto di propria predisposizione che difficilmente potrà tenere conto delle reali esigenze della nostra Università e che ne lederebbe di fatto l’autonomia.