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01/03/2011Comune di Nichelino
 
 
CONVEGNO SUI CAMBIAMENTI NELLA GOVERNANCE DEI RIFIUTI
 
 
Non c’è ancora chiarezza su chi gestirà il prossimo anno i rifiuti. La legge prevede che a marzo la gestione passi dai Consorzi e dagli Ato agli enti locali (Regioni, Province e Comuni). La Regione sta discutendo la nuova legge regionale che prevede la suddivisione del territorio piemontese in 4 aree: la provincia di Torino, la provincia di Cuneo, il territorio delle province di Asti e Alessandria e quello del Nord est (Novara, Verdelli, Biella e Verbania). Ognuno dei quattro ambiti governerà i rifiuti del suo territorio in maniera autonoma. Tutto ciò dovrebbe portare allo scioglimento dei consorzi di gestione attualmente esistenti (per il nostro territorio, quello del Covar 14), ma non c’è ancora certezza sui tempi. Nel decreto legge nazionale “Mille Proroghe” approvato da Senato e in approvazione alla Camera potrebbe infatti essere prevista la proroga di un anno al cambiamento di governance dei rifiuti. Il Covar 14 ha organizzato venerdì scorso a Nichelino, presso il centro Grosa, un convegno per parlare dei cambiamenti nella governance dei rifiuti.
Il sindaco di Nichelino Giuseppe Catizone, presidente dell’assemblea dei sindaci del Covar 14, dice che ci sono parecchi dubbi da chiarire. «Il primo è cosa accade nel periodo transitorio di passaggio dall’attuale regime a quello nuovo – afferma Catizone – Quali saranno le stazioni appaltanti? Chi farà i controlli sulla regolarità degli appalti? Chi deciderà le eventuali sanzioni? Non solo: qual è il ruolo dei Comuni con il nuovo regime?e quello delle Province? Le imprese e le famiglie vengono in Comune a lamentarsi se c’è qualcosa che non va: i Comuni devono poter avere voce in capitolo».
In più: c’è la questione degli asset e dei patrimoni dei Consorzi: che fine fa il capitale umano formato dai dipendenti dei Consorzi e il patrimonio costituito dagli impianti? È chiaro che si deve prevedere una qualche forma di rimborso ai Comuni che l’hanno pagato con i soldi dei loro cittadini. Insomma i punti oscuri, al di là delle tempistiche di entrata in vigore del nuovo regime, sono tanti. «Il sistema vigente in Piemonte, e nella Provincia di Torino in particolare, ha prodotto risultati ottimi – aggiunge Paolo Foietta, Presidente Ato R Torinese – Un problema è che il decreto legge nazionale affida alle Regioni il compito di attuare il sistema di governance dei rifiuti che preferiscono. Rischiamo di trovarci con tanti sistemi di governance regionali diversi. Non è federalismo: è follia! Un sistema quadro di regole nazionali è necessario. Non solo: che succede quest’anno per i territori che vanno a rinnovare gli appalti? Gli appalti rischiano di essere invalidati. Chiedo di non azzerare ciò che funziona. Occorre del tempo per cambiare sistema: non si può fare in pochi mesi. Inoltre quale struttura speciale provinciale potrà rilevare la funzione dei Consorzi? Se i Consorzi verranno commissariati, sarà il commissario o la Provincia a decidere?». Domande che ancora non hanno una risposta certa.

L’Ufficio Stampa
G. G.
   

Città di Nichelino – Ufficio Comunicazione – Antonio Infuso  – tel. 011 6819.570
 

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