Il primo ad essere interessato dai lavori sarà il Monumento alla Difesa nei giardini di piazza Castello: «Oggi hanno preso il via le opere per la pulizia del basamento – ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici, Nicola Sirchia -, affinché per la Notte Tricolore la bella opera di Francesco Porzio possa essere ammirata senza i segni vandalici che, purtroppo, oggi sono presenti».
I lavori saranno eseguiti con la supervisione della Soprintendenza ai Beni Artistici e Demoetnoantropologici del Piemonte e proseguirà con il restauro generale del monumento: «Nei giorni scorsi – ha proseguito l’assessore Sirchia – è stato pulito il fossato del Castello e sono stati tagliati gli arbusti dagli spalti. Il restauro completo del monumento sarà la perfetta riqualificazione dell’intera area: entro il 2011, proprio in occasione dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, si porterà quindi all’antico splendore un suggestivo angolo della nostra città».
Si stanno invece cercando i finanziamenti che darebbero la possibilità di restaurare anche il Monumento a Giovanni Lanza presente nei giardini della stazione (lato viale Bistolfi): «Il progetto esecutivo – ha concluso Nicola Sirchia – è stato già predisposto nel febbraio del 2010 e speriamo che quanto prima si riesca ad avviare queste importanti opere»
NOTE STORICHE
Monumento alla Difesa (Francesco Porzio, Vercelli 1855-1911, 1897)
Il monumento fu innalzato per commemorare la strenua difesa della città contro le truppe austriache, avvenuta nel marzo del 1849, dopo la sconfitta dell’esercito piemontese nella prima Guerra d’indipendenza.
Castello
L’antico maniero eretto a metà del Trecento, sede della corte Paleologa prima ed in seguito di quella Gonzaghesca, svolse un ruolo chiave nella difesa casalese contro gli Austriaci nei giorni 24 e 25 marzo 1849. Divenne uno dei punti di forza della linea La Marmora a protezione dello Stato sabaudo.
Monumento a Giovanni Lanza (Odoardo Tabacchi, Valgamma 1831 - Milano 1905, 1887)
Il monumento raffigura l’unico casalese che ricoprì l’incarico di presidente del Consiglio e che, nel 1870, diede ordine alle truppe italiane di occupare la città di Roma per farne la capitale d’Italia. Il monumento fu realizzato grazie al cospicuo lascito del parlamentare risorgimentale Filippo Mellana.