Giovedì 10 marzo alle 18, nelle sale del Palazzo Birago della Camera di Commercio di Torino (via Carlo Alberto,
16) sarà inaugurata la mostra “Dalle Antille a Torino:
Zemi, l’idolo precolombiano del Museo di Antropologia”
aperta al pubblico, con ingresso libero, dall’11 al 25 marzo con orario continuato dalle 12 alle 19.
In città i 150 anni dell’Unità d’Italia sono un’occasione straordinaria per scoprire e osservare da vicino un reperto archeologico unico al
mondo: lo Zemi del Museo di Antropologia. L’idolo precolombiano, il solo in cotone conservato fino ai giorni nostri, sarà in mostra dall’11 al 25 marzo presso lo storico Palazzo Birago, sede istituzionale della Camera di commercio di Torino. L’esposizione è a ingresso gratuito.
Zemi nei suoi 70 centimetri di altezza racchiude molti
misteri: realizzato in fibre tessili sapientemente intrecciate, contiene alcune ossa di un cranio, intenzionalmente deformato, probabilmente di un personaggio di rilievo. Si tratta di un’eccezionale testimonianza della cultura Taíno, antica popolazione delle Antille ormai scomparsa: qui l’idolo rappresentava un elemento centrale delle cerimonie sacre e, durante i rituali sciamanici, ricopriva poteri magico – religiosi.
Esposto per la prima volta più di cinquant’anni fa e, poi, in occasione del primo centenario dell’Unità d’Italia, il reperto è stato - e continua ad essere - oggetto di attenzione da parte della comunità scientifica. La sua importanza è stata riconosciuta dal Musée du Petit Palais di Parigi, dal Bayerisches Nationalmuseum di Monaco di Baviera, dal Liverpool National Museum e dalla Princeton University Press. Nonostante i riconoscimenti, la chiusura del Museo di Antropologia di Torino lo ha costretto, a partire dagli anni Ottanta, al buio dei depositi, che Zemi ha lasciato da poco per presentarsi nuovamente al grande pubblico e agli scienziati. Il reperto è stato recentemente sottoposto a studi scientifici non invasivi, come il laser scanner 3D; le analisi hanno fornito informazioni sulla sua struttura interna ed esterna, sullo stato di conservazione e su aspetti legati alla manifattura. Tutti dati che, con approfondimenti sulla misteriosa cultura Taíno, faranno parte dell’esposizione.
Grazie alla collaborazione con l’agenzia mediaKi
(www.mediaki.it) l’evento è promosso anche attraverso un’applicazione per smart-phone: fotografando con un cellulare di ultima generazione il TAG, (simbolo colorato) che si trova sul totem di fronte a Palazzo Birago, i curiosi potranno ricevere anticipazioni sui contenuti della mostra. In occasione della chiusura dell’evento, il 25 marzo alle ore 16.00 si terrà la tavola rotonda “Lo Zemi racconta la cultura taína”, presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi, in Via Verdi 8.
Dalle Antille a Torino: Zemi, l’idolo precolombiano del Museo di Antropologia sarà aperta tutti i giorni con ingresso gratuito dall’11 al 25 marzo, con orario 12 - 19.
Per informazioni: Infopoint Camera di commercio di Torino, tel. 011 571 6407, www.to.camcom.it/zemi e Museo di
Antropologia: 011670.4551
Università degli Studi di Torino – UFFICIO STAMPA Resp.
Eva Ferra – 335.5609115 – 011/6702590 - Giuseppe Gramegna – 320.4390224 – 011/6702222 Sergio Demarchi – 320.4390209
- 011/6702467 Elena Rabbia– 320.4647578 - 011/6702149 Sara Capellaro 335.6044358 – 011/6702533