
Sarà presente anche il sindaco di Casale Monferrato, Giorgio Demezzi, all’intitolazione a Cesare Cobianchi della Sala consigliare del comune di Boca.
«L’inaspettato e graditissimo invito – ha spiegato il primo cittadino Demezzi – è giunto pochi giorni dopo l’inaugurazione della mostra dedicata a Giovanni Lanza e al Risorgimento casalese nel Museo Civico. In quell’occasione ho avuto l’onore di conoscere i discendenti del comandante della Gurdia Nazionale di Casale Monferrato, Cesare Cobianchi, e dopo pochi giorni ho ricevuto la lettera del collega di Boca, Mirko Mora, a partecipare all’intitolazione della Sala consigliare. È con gioia che ho deciso di accettare l’invito e venerdì prossimo sarò presente anch’io, a nome dell’intera città di Casale Monferrato, all’intitolazione dell’aula».
Il Comune di Boca è un paese della provincia di Novara di circa 1.200 abitanti a pochi chilometri da Borgomanero: qui ha le sue origini Cesare Cobianchi che nel 1849 segnò indelebilmente la storia di Casale Monferrato. Fu infatti il Cobianchi a guidare la resistenza della nostra città durante l’assedio del 23, 24 e 25 marzo 1849: nonostante i ripetuti e duri attacchi delle truppe austriache, Casale Monferrato non cedette e solo la notizia dell’armistizio fece terminare le ostilità.
In seguito al valore dimostrato dalla cittadinanza, Casale Monferrato fu la tredicesima città decorata con la medaglia d’oro come “Benemerita del Risorgimento nazionale”, fino al 3 luglio in esposizione proprio al Museo Civico.
L’intitolazione della Sala consigliare del Comune di Boca a Cesare Cobianchi si terrà venerdì 29 aprile alle ore 21,00.
Note biografiche dell’avvocato Cesare Cobianchi (tratto dal comunicato stampa dell’Associazione Dimore Storiche Italiane del 16/09/2010 in occasione dell’iniziativa “Cesare Cobianchi: un patriota a Boca”)
Nasce a Intra nel 1811, da un ramo della distinta famiglia Cobianchi che nel 1800 ha dato uomini egregi nella giurisprudenza, nell'industria e delle opere sociali. Uomini che si sono distinti anche per l'impegno patriottico nelle guerre risorgimentali.
Cesare si laurea in “utroque jure” a Torino. Si trasferisce a Casale Monferrato dove svolge la professione di avvocato e di giudice di Corte d'Appello. Sposa la vedova Carolina Ganora, di Casale Monferrato, dalla quale ha due figli: Maria e Vittore, ambasciatore e ministro del Regno d'Italia. Muore a Casale Monferrato nel 1867.
Nel 1849 a Casale Monferrato, Cesare Cobianchi, in qualità di colonnello della Guardia Nazionale dirige e rinsalda un solo reggimento e pochi profughi contro le truppe austriache del maresciallo von Wimpffen, che incalzano i piemontesi dopo la sconfitta di Novara. Lo stesso 23 marzo, gli austriaci sono accolti a Casale da cannonate, sparate dalla guarnigione cittadina. Nonostante i ripetuti attacchi, Casale non cede: è infatti la notizia dell'armistizio a porre fine alle ostilità. Cesare è eletto deputato ad Acqui e Intra nelle legislature II e VI.
Casale Monferrato, tra le città "Benemerite del Risorgimento nazionale", è stata decorata con Medaglia d'Oro per le azioni altamente patriottiche compiute dalla cittadinanza nell'assedio del 23, 24 e 25 marzo 1849 e a Cesare Cobianchi ha intitolato una via cittadina.
A Boca, in provincia di Novara, Cesare amplia, la dimora di famiglia costruendo una nuova ala di pretta impronta ottocentesca. Alla sua morte lascia un'importante rendita annuale all'Opera Pia per i malati di Boca e per la dote di due ragazze bisognose del paese .
Nel 1882 il Comune di Boca gli dedica la via principale dell'abitato e nel 1884 appone sulla facciata principale della casa una lapide a ricordo.