La sera del 5 maggio 1860 i due vapori Piemonte e Lombardo, carichi di volontari male armati, privi di munizioni e di polvere da sparo, ma carichi di storie, salpano dallo scoglio di Quarto e puntano la costa siciliana. Garibaldi Fufferito racconta l’epopea dei Mille, il viaggio che conduce all’Italia unita: Mille che disegnano tante realtà, culture e paesi, un brandello di storia di un’Italia divisa che si unisce per un’impresa disperata attorno alla forte identità dell’Eroe dei Due Mondi. In viaggio fra Italie e Italiani. Dàghela avanti un passo.
Non uno spettacolo di pura rievocazione storica, ma un evento di Teatro Popolare Contemporaneo, capace di arrivare allo spettatore di ogni ordine e grado, mescolando le lingue, i dialetti, le musiche e le tradizioni di tanti brandelli di una Italia disunita. Storia e tradizione, realtà e mito impastati in una sorta di musicalità linguistica là dove non esiste neppure una unità d’Italia: i dialetti per raccontare, cantare e vivere le storie di tanti piccoli eroi che si confrontano con la grandezza del racconto. Una immagine viva di ieri per una scommessa teatrale di oggi. Un modo nuovo quanto antico di ricreare un’occasione appassionante, sui toni di uno spettacolo dove tradizione e innovazione si coniugano sul “terreno della Piazza”: luogo da sempre di incontro – scontro fra teatro e il suo pubblico, da sempre antagonista – protagonista della storia. Titino Carrara è erede di decima generazione della Famiglia d’Arte “I Carrara”. Nato e cresciuto nel “Carro di Tespi” del padre Tommaso, capocomico, del nonno Armando e della madre Argia, oggi è direttore artistico, raffinato attore e regista della Piccionaia – Teatro Stabile d’Innovazione di Vicenza, è depositario di una civiltà teatrale scalcinata e affamata che ha allevato in Italia artisti di valore indimenticato.