POLITICA LOCALE
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| | 20/07/2011 | Città di Verbania | | | | |
| SANITÀ, FUORI IL PIANO. ZACCHERA: “BOZZA ENTRO FINE LUGLIO” | | |
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«Mi sembra di avere davanti una maionese impazzita». Le ultime novità sulla sanità del Vco che ventilano una futura chiusura della Pediatria verbanese per far spazio a un unico punto nascite in Ossola, trovano un deciso commento nelle parole del sindaco di Verbania, Marco Zacchera. «Un piano sanitario serio e degno di questo nome deve essere prima finalmente proposto dai tecnici dell´Asl e solo successivamente valutato dagli amministratori locali – dichiara Zacchera, che è anche presidente della Rappresentanza dei sindaci dell´Asl Vco –. Le decisioni non si prendono sulla spinta o l’emotività della piazza, altrimenti ha ragione solo chi urla di più». Tornando sul tema della specializzazione degli ospedali e sulla realizzazione dell´ospedale unico plurisede, il sindaco di Verbania fa notare come «se si delinea per il Castelli di Verbania un indirizzo medico, è evidente che allora non può bastare avere l´Oncologia, ma ci devono essere anche tutti i servizi di Cardiologia compresa l´Emodinamica, così come altre specialità mediche, ad esempio la Neurologia. Ma qui non si tratta ora di rivendicare reparti o di barattarli, ma di avere finalmente un piano serio e ragionato su criteri rigorosi sul quale aprire un confronto, dati alla mano». Quel Piano che, per il sindaco verbanese, non può più aspettare: «A questo punto pretendo che entro il 31 luglio il Commissario dell´Asl Corrado Cattrini consegni finalmente alla Rappresentanza dei sindaci una bozza del suo Piano sanitario. Sia chiaro fin d’ora comunque che, come sindaco di Verbania, non ci starò a veder mortificata la sanità del capoluogo, anche perché quello di cui si parla va contro ogni logica e aumenterebbe il costo della mobilità passiva di tutti i reparti. Pensare di spostare poi 600 partorienti a Domodossola, dove ce ne sono 350, non mi sembra molto sensato, anche perché credo che una parte ancora maggiore di persone sceglierebbe di partorire fuori dall’ASL che ne pagherebbe danno e beffe, oltre che per tutte quelle prestazioni fuori territorio». Circa le modalità con cui oggi s´è parlato con la Regione di un unico punto nascita provinciale in Ossola, Zacchera si dice stupito. «Trovo davvero strano questo tipo di consultazione fatta via teleconferenza, alla presenza di pochi sindaci dell´Ossola e dei rappresentanti dei soli Comitati ossolani – conclude – e senza che per esempio sia stata minimamente interpellata la Rappresentanza dei sindaci o il suo presidente: ho già espresso le mie rimostranze al Commissario Cattrini».
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| Allegato 1
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