Confcommercio Asti e l’Associazione Albergatori e Ristoratori provinciale hanno incontrato stamane l’assessore comunale alle Manifestazioni, Pier Cesare Mora. Molti i temi affrontati nel corso della riunione. In sintesi, ecco i propositi confederali e i prossimi impegni dei rappresentanti degli albergatori e ristoratori astigiani:
«Vorremmo – ha affermato il direttore dell’Ascom di Asti, Claudio Bruno – qualificare in modo diverso la Fiera del tartufo. Asti dovrebbe diventare il fulcro attorno al quale ruota un evento degno del nome che porta e che mira alla valorizzazione attraverso proposte di pacchetti turistici dedicati. Auspichiamo, inoltre, il coinvolgimento dei Comuni di tutta la provincia, per creare sinergie e lavorare per uno scopo comune: promuovere tutto il territorio, non solo alcune aree. C’è grande disponibilità alla collaborazione perché condividiamo lo stesso traguardo: accogliere con qualità e competenza. Da non sottovalutare – prosegue Bruno – l’aspetto della comunicazione, che andrebbe già promossa anche in occasione del Festival delle Sagre e della Douja. Venire ad Asti dovrebbe voler dire scegliere di scoprire uno dei luoghi più accoglienti della regione, magari non blasonato come altri, ma altrettanto unico per le eccellenze tradizionali, l’enogastronomia e il patrimonio storico e paesaggistico che offre».
«Ci siamo impegnati – ha specificato il presidente dell’Associazione Albergatori e Ristoratori, Roberto Ferretto – a produrre un documento per confermare la nostra disponibilità e dare il nostro contributo. Attraverso la proposta di nuove idee e spunti vorremmo che questa rinnovata edizione della Fiera del tartufo rappresenti realmente l’espressione dell’eccellenza della nostra terra».
«La nostra Associazione – ricorda il presidente onorario Piero Fassi – sosterrà anche il progetto dell’Albergo Etico portato avanti dalla Scuola alberghiera di Agliano. Saremo lieti di accogliere gli allievi e collaborare per la loro integrazione. Anche attraverso progetti d’alto valore come questo si cresce e si aiuta a migliorare la qualità della vita, non solo dei ragazzi».