La Città di Nichelino ha sottoscritto giovedì scorso la “Carta di Matera”: un documento che impegna il Comune alla salvaguardia del terreno agricolo rimasto all’interno dei confini nichelinesi. La firma è stata apposta nella "Sala colonne" del Palazzo comunale di Torino, in occasione della conferenza stampa di apertura della Festa nazionale dell'agricoltura: festa che proseguirà fino all'11 settembre presso i Giardini Reali torinesi. La firma del Comune nichelinese si aggiunge a quella del capoluogo torinese e di altre amministrazioni comunali della Provincia. «L'adesione di Nichelino alla Carta di Matera si pone in linea con i principi espressi dalla nostra amministrazione – spiega l’assessore alle Politiche agricole Alessandro Azzolina - Attraverso la variante di riqualificazione urbana, abbiamo posto un concreto stop al consumo di territorio. Sottoscrivendo la “Carta” intendiamo restituire all'agricoltura un ruolo centrale nell'ambito della tutela del paesaggio e della biodiversità, e della valorizzazione dei prodotti locali e a Km zero. E' importante che Torino e Nichelino abbiano contestualmente sottoscritto il documento: due Città a vocazione industriale e fortemente interconnesse, compiono un passo in avanti verso una riconversione che valorizzi il territorio e le produzioni agroalimentari locali».
Cosa prevede in dettaglio la “Carta di Matera”? Il punto principale è l’idea di attuare un vero e proprio “Patto con la società”, che abbia a riferimento le funzioni produttive, di tutela am¬bientale e salutistiche svolte dal settore agricolo. Un “Patto” che deve trovare adeguata declinazio¬ne nelle sensibilità, nei poteri e nella operatività delle amministrazioni locali. L’agricoltura e le sue diversità vanno conosciute di più, vanno tutelate con azioni e politiche appropriate, devono essere pienamente inserite nel contesto dello sviluppo del Paese. Ci s’impegna a stipulare accordi con gli agricoltori italiani allo scopo di definire indirizzi di lavoro, concordare programmi di attività, lavorare insieme per l’attuazione di politiche sul territorio. L’Unione Europea nel riformare la poli¬tica agricola comunitaria, ha messo in rilievo nuove sfide: i cambiamenti climatici, le energie rinnovabili, le risorse idriche e la salvaguardia della biodiversità. L’insieme di questi problemi ha bisogno di analisi approfondite. Con la “Carta” si chiede perciò la convocazione di una “Conferenza nazionale dell’agricoltura e dello sviluppo rurale” che indichi gli obiettivi, le politiche e gli strumenti necessari ad affrontare le difficoltà. Attraverso la “Carta di Matera”, le amministrazioni locali si impegnano a sostenere e difendere in tutte le sedi i be¬nefici economici, sociali e territoriali che l’agricoltura porta con sé. L’erosione della superficie agricola non può non suscitare allarme e preoccupazione. Occorre porre un freno ad un uso dissen¬nato e confuso del suolo agrario, soprattutto determinato dalle azioni non programmate delle opere di urbanizzazione (in particolare per centri commerciali e capan¬noni industriali), e recuperare la cubatura abitativa, industriale e per servizi da tempo inutilizzata. Infine si domanda oculatezza nella gestione dei terreni demaniali, a vario titolo in possesso degli enti locali (ma anche quelli a proprietà collettiva o gestiti in uso col¬lettivo) per contribuire ad un più proficuo uso del territorio e dello spazio rurale, ed al miglioramento del reddito delle imprese agricole.