Il Festival del racconto – Premio Chiara 2011 ha vissuto a Verbania, tra venerdì 16 e domenica 18 settembre, un intenso prologo. Una sorta di edizione numero zero per la sponda Piemontese – voluta dalla Provincia del VCO per la regia dell’Associazione Amici di Piero Chiara e del Museo del Paesaggio e con il patrocinio del Comune di Verbania, della Società Operaia di Mutuo Soccorso e dell’Istituto “C. Ferrini” - che è stata premiata dal pubblico che ha affollato gli incontri con gli autori negli spazi del Museo del Paesaggio (Casa Elide Ceretti) e della Società Operaia di Mutuo Soccorso. 900 gli spettatori ripartiti tra 5 incontri con l’autore e 2 mostre. La rassegna dedicata allo scrittore Piero Chiara che, da anni, si tiene tra Varese e dintorni in Lombardia alternando incontri con gli autori, reading, concerti, mostre, workshop, ha varato la sua edizione “numero zero” a Verbania. Numerosi gli spettatori che hanno così potuto ascoltare dal vivo i “loro” autori e far autografare le copie dei titoli più recenti. Successo anche per l’evento organizzato in collaborazione con gli studenti dell’Istituto Ferrini di Verbania e con i volontari del Festival (25 i giovani che hanno prestato servizio) che, sabato 17, hanno letto alcune pagine di Piero Chiara dedicate al Lago Maggiore davanti a un centinaio di presenti entusiasmati dall’intensità del racconto. Oltre le aspettative l’affluenza del pubblico alle mostre allestite a Casa Ceretti in questi tre giorni nei quali i visitatori hanno potuto apprezzare, insieme ai lavori effettuati dagli studenti nell’anno scolastico 2010-2011 dal titolo “Piero Chiara e il Maggiore”, l’esposizione di libri in catalogo e fuori catalogo dello scrittore di Luino che tanto dedicò a quel lago che per lui fu inesauribile fonte di ispirazione. Fra gli incontri con gli autori resta bene impresso quello di sabato sera a Casa Ceretti con Andrea De Carlo che, nella veste inedita di musicista (oltre che in quella nota di narratore), si è esibito in un reading-concerto appassionante suonando il pianoforte e il mandoncello, accompagnando così i lettori-ascoltatori in un viaggio emozionante fra i sentimenti, le vicende minùte e le contraddizioni degli uomini. “Adoro la lettura ad alta voce – ha dichiarato De Carlo – e credo che quella della lettura corale, anche nella vita privata delle persone, sia da recuperare. Certo, la lettura è anche cosa intima, ma ci sono pagine della letteratura che sembrano scritte apposta per essere ascoltate, che hanno una loro plasticità e fisicità uditiva.” Domenica 18, al mattino, Maria Antonia Sironi Diemberger, all’Osteria del Castello ha letteralmente fatto colazione con il pubblico assiepato in piedi sotto il pergolato, riuscendo, come solo chi ha doti di affabulatore, a portare il pubblico in viaggio sugli altopiani maestosi e illuminati del Tibet himalayano.
Il sipario su questa tre giorni verbanese si è abbassato domenica sera alla Società Operaia di Mutuo Soccorso dove era di scena l’editorialista del Corriere della Sera Armando Torno, in dialogo con il giornalista Luigi Mascheroni, sul tema de “Il paradosso dei conservatori”, titolo di un suo pamphlet uscito in questi giorni per i tipi di Bompiani. Stilettate e riflessioni non senza qualche divagazione ironica, anche comica, specie quando Armando Torno ha ricordato la figura estrosa di Monaldo Leopardi, padre di Giacomo. 900 le presenze complessive così suddivise: 500 ai 5 incontri letterari e 400 alle 2 mostre (nello spazio di Casa Ceretti): è questo il bilancio di questo primo approdo del Festival del racconto – Premio Chiara 2011 sulla sponda piemontese del Lago Maggiore. Queste le presenze agli incontri letterari nel dettaglio:
- Piero Chiara e il cinema (incontro con gli autori Maurizio Cabona e Matteo Inzaghi): 110 spettatori;
- Piero Chiara e il Maggiore: 145 spettatori;
- L’arte del racconto tra parole e note (Incontro con l’autore Andrea De Carlo): 132 spettatori;
- Donne tra avventura e altrove (colazione con l’autore Tona Sironi Diemberger): 53 spettatori;
- Il paradosso dei conservatori (incontro con l’autore Armando Torno): 48.