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ECONOMIA E LAVORO Precedente  Successivo
 
22/09/2011Associazione Industriali di Novara
 
 
RESISTERE ALLA CRISI
 
 
Il Consiglio di amministrazione di Mirato S.p.A., società fra i leader in Italia nel settore toiletries e cosmetico con i marchi Clinians, Malizia, Intesa, Splend’Or, Benefit, Elidor, Mil Mil, Gomgel, Geomar e Breeze, che attualmente occupa circa 400 dipendenti nel comune di Landiona a pochi Km da Novara, ha approvato la relazione di bilancio del primo semestre 2011. Nonostante il momento di crisi economica internazionale e nazionale, il Gruppo Mirato  è riuscito a mantenere un fatturato lordo in linea con l’anno precedente (113 milioni di euro nei primi sei mesi rispetto ai 111,6 milioni del primo semestre 2010) mantenendo conseguentemente anche il margine operativo lordo (EBITDA) allineato rispetto al pari periodo 2010 (14,6 milioni rispetto ai 14,5 del pari semestre 2010) Questo dato è di tutto rilievo se si contestualizza la situazione economica nazionale ed internazionale, non certo favorevole né ai consumi né ai costi della materia prima. Sul fronte dei consumi interni infatti la crisi economica ed i suoi effetti (non solo materiali ma anche psicologici) sui consumatori sono evidenti, ed in questo contesto riuscire non solo a mantenere ma addirittura a crescere (sul mercato nazionale il Gruppo Mirato infatti è in incremento del 4% circa) è una impresa significativa. Sul fronte export si registra un calo ampiamente motivato dalle note tensioni nei paesi nord africani e medio orientali, che hanno colpito proprio alcuni fra i maggiori paesi di esportazione per il Gruppo Mirato, ovvero Libia, Siria, Egitto e Tunisia, tutti paesi investiti da rivolte o vere e proprie guerre che hanno comportato blocchi totali o pesanti ritardi negli ordinativi. Depurati da questi accadimenti contingenti, anche i ricavi export sarebbero col segno positivo. Sotto il profilo della marginalità, va rilevato come il Gruppo Mirato abbia mantenuto una analoga incidenza percentuale, e tale risultato  è quanto mai lusinghiero, tenuto conto che nel primo semestre 2011 si è avuta una crescita repentina e spesso a doppia cifra della materia prima e di alcune rilevanti componenti utilizzate nella produzione del Gruppo Mirato, soprattutto nelle materie prime e nel packaging in genere.  A tale positivo risultato si è giunti grazie anche al miglioramento del mix del venduto, cresciuto proprio nei prodotti con più alto margine rispetto al primo semestre 2010; ciò ha comportato un bilanciamento della marginalità, altrimenti non raggiungibile in presenza di fatturati in linea ed il contestuale rincaro generalizzato delle materie prime. Anche l’apparato produttivo, concentrato nei due stabilimenti di Landiona (NO) della Mirato SpA e della Mil Mil S.p.A. ha significativamente contribuito a recuperare la marginalità erosa dai rincari anzidetti della materia prima; per quanto riguarda le politiche di  miglioramento produttivo, si sottolinea come la “legge Tremonti” sulla detassazione degli investimenti abbia fornito, fino all’estate 2010, una ottima occasione per implementare il proprio industriale.  Nel corso dello scorso anno il Gruppo Mirato ha infatti fortemente investito nell’acquisto di nuovi macchinari produttivi ed impiantisca industriale a vario titolo, uno sforzo rilevante in termini economici volto ad incrementare l’efficacia e l’efficienza del ciclo produttivo.  Si è così intensificato in questi biennio il passaggio verso una architettura industriale sempre più “capital intensive”, efficiente ed efficace non solo in relazione al mero costo del lavoro ma che, proprio grazie a sistemi sempre più automatizzati e tecnologicamente all’avanguardia, ha consentito di essere più competitivi rispetto ad altre tipologie di operatori, che spesso fanno leva sul più basso costo del lavoro o su un numero di addetti “ridotti all’osso”. Mirato SpA (attraverso la sua controllata MilMil Spa) è inoltre uno tra i leader italiani nel settore delle Private Label, (prodotti per conto delle insegne della grande Distribuzione), in quanto fornitore di prodotti toiletries e di cosmesi delle più grandi insegne della distribuzione. Questo segmento è oggi in forte crescita, anche grazie alla riduzione del potere di acquisto dei consumatori, che induce una parte crescente di consumatori a scegliere prodotti a marchio del distributore.
Il Gruppo Mirato si può considerare pertanto un polo industriale e commerciale multi brand e multitasking, con un posizionamento strategico  trasversale rispetto  al classico single brand positioning, in grado di offrire una gamma variegata di marchi con prodotti che vanno dalle private label, al primo prezzo, ai marchi di posizionamento medio per finire coi i prodotti  cosmetici di gamma medio –alta; anche grazie a questa sua flessibilità e diversificazione di gamma, il Gruppo Mirato è oggi in grado di far fronte all’attuale contrazione dei consumi.
I dati risultanti dalla prima semestrale, contestualizzati nell’attuale periodo di calo del potere di acquisto e di  forti variazioni, anche speculative, delle materie prime, acquistano ancora più rilievo e rendono fiduciosi la società per una chiusura dell’esercizio 2011 in crescita significativa rispetto al 2010, con incremento sia del fatturato che dei margini,  con un rialzo atteso del Margine Operativo Lordo a fine esercizio per circa 28 milioni di Euro rispetto ai 24,9 del 2010.  Se tali previsioni saranno confermate, il 2011 rappresenterebbe il record storico per la Società in termini di crescita di fatturato e margini operativi. Tale performances sono  state rese anche possibili dalla fattiva collaborazione degli istituti di credito operanti col Gruppo Mirato, ed in particolare con la Banca Popolare Novara e Banca Intesa, che oltre ad intrattenere le relazioni più significative, hanno finanziato nel corso del 2010 l’operazione di Offerta Pubblica di Acquisto (OPA), una articolata operazione interamente effettuata col ricorso alla leva operativa (gearing) che ha portato Mirato Spa al delisting dalla Borsa di Milano. “Tali risultati semestrali e, soprattutto, tali incoraggianti prospettive per la chiusura d’anno dimostrano che la fiducia accordateci in occasione dell’OPA dalla Banca Popolare Novara e da Banca Intesa in un momento di grande tensione e difficoltà anche per gli istituti di credito, è stata ben riposta e questo, unitamente alla consapevolezza di guidare un gruppo sano, ben organizzato ed altamente competitivo, è per me ulteriore motivo di soddisfazione”, ha commentato il Vice Presidente nonché azionista di controllo Fabio Ravanelli.
 

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