Un’azione comune delle città sedi di Tribunali cosiddetti minori contro l’ipotesi di soppressione degli stessi nell’ambito della riorganizzazione degli Uffici Giudiziari, oggetto di delega al Governo. È stato questo l’oggetto dell’incontro tenutosi venerdì pomeriggio, 30 settembre, nella Sala Consigliare del Comune di Casale Monferrato. Oltre al sindaco Giorgio Demezzi, promotore della riunione, erano presenti i rappresentanti delle città di Tortona, Acqui Terme, Voghera, Ivrea, Saluzzo e Pinerolo, quelli degli Ordini degli Avvocati, l’onorevole Franco Stradella e il consigliere regionale Marco Botta. «Sono molto soddisfatto della riuscita dell’incontro – ha voluto sottolineare il sindaco Demezzi -, soprattutto per la numerosa adesione: oltre ai presenti, i Comuni di Biella, Mondovì e Alba, ad esempio, si sono detti anch’essi favorevoli all’iniziativa». Sul tavolo c’era la proposta governativa di riorganizzazione degli Uffici Giudiziari, che potrebbe portare all’accorpamento o alla soppressione dei Tribunali minori, come quello di Casale Monferrato: «I Tribunali piemontesi hanno dimostrato, dati alla mano, di essere tra i più efficienti in Italia – ha spiegato il primo cittadino casalese – grazie anche, secondo noi, a quelli minori, che permettono un lavoro più agile e snello a quelli centrali, dando oltre tutto un servizio importante ai cittadini di territori, a volte, anche molto ampi». La riunione ha portato alla decisione di arrivare alla stesura di un documento da inviare al Ministro della Giustizia Nitto Francesco Palma in cui si spieghino nel dettaglio il lavoro svolto dai Tribunali minori, l’impatto sul territorio e i costi – benefici che si avranno mantenendoli: «I vari Ordini degli Avvocati stileranno, ognuno per il proprio territorio di competenza, delle relazioni che andranno a formare il documento da sottoporre al Guardasigilli – ha spiegato ancora il sindaco Demezzi – Nel frattempo i Sindaci si sono resi disponibili a contattare i colleghi dei Comuni che rientrano nell’ambito dei vari Tribunali minori per richiedere la loro disponibilità a supportare questa importante iniziativa». Il prossimo appuntamento sarà tra un mese, quando in un nuovo incontro si farà il punto della situazione per giungere al documento definitivo: «Per velocizzare il tutto – ha concluso Giorgio Demezzi – in questa fase non ricorreremo all’approvazione di un Ordine del Giorno da parte dei vari Consigli comunali. Prima si dovrà sottoscrivere il documento e solo dopo si potrà pensare ad un atto consigliare». L’aspetto più importante è comunque l’essere riusciti a trovare già al primo incontro un obiettivo comune e condiviso: salvare i Tribunali minori, che negli anni sono riusciti a dare un servizio efficiente e capillare sul territorio piemontese.