
È stata firmato dal Comune di Nichelino il rinnovo dell’accordo per l’immobiliare sociale “Lo. Ca. re.”. Nichelino da due anni aderisce al progetto insieme ad altri centri dell’area metropolitana (il capoluogo Torino, Moncalieri, Rivoli, Collegno, Grugliasco, Settimo torinese, Venaria, Orbassano, Rivalta e Piossasco, cui quest’anno si sono aggiunti Alpignano e Borgaro Torinese). I risultati del primo biennio sono molto positivi per la città nichelinese: attraverso Lo.ca.re. sono stati firmati 26 contratti di locazione. A Torino negli ultimi 18 mesi sono stati invece 718. All’agenzia Lo.ca.re., che offre gratuitamente i suoi servizi, possono rivolgersi le persone che si trovano in condizione di emergenza e cercano casa, e i proprietari privati di alloggi sfitti che sono disponibili ad affittarli a condizioni di reciproca convenienza. Lo.ca.re. garantisce ai proprietari un’assicurazione contro il rischio di morosità attraverso un fondo di garanzia che copre, a fronte di sentenza esecutiva di sfratto, fino a 18 mensilità di canone. Inoltre al proprietario che stipula un contratto di locazione con un inquilino inserito in una specifica graduatoria (predisposta dal Comune e comprendente i cittadini a basso reddito ed in condizione di emergenza abitativa) viene dato un incentivo economico “una tantum” e a fondo perduto che va da 1500 a 3mila euro. Alla stipula del contratto i Comuni possono concedere agli inquilini bonus (anch’essi “una tantum” e a fondo perduto) di 1600 euro. L’accordo resterà in vigore per due anni fino al 30 giugno 2013. «Ventisei contratti stipulati rappresentano un buon risultato – spiega l’assessore alle politica abitativa nichelinese Raffaele Riontino – Fatte le debite proporzioni di differenza di popolazione, siamo in perfetta linea con Torino. Sarebbe importante fare di più riunendo le energie oggi disperse. Poiché il fondo nazionale per la locazione si va ogni anno assottigliando, tanto che oggi si riesce a soddisfare non più del 30 per cento delle richieste di contributi e spesso dando cifre molto modeste, lo Stato e la Regione potrebbero prendere in considerazione l’idea di incrementare il fondo assegnato al progetto Lo.ca.re. Si ottimizzerebbero le risorse. I Comuni infatti hanno pochi soldi da investire per la casa a causa dei tagli al bilancio subiti negli ultimi anni».