
Sarà l’estate di San Martino a tenere a battesimo la personale di scultura di Francesco Marinaro. Un evento che avrà luogo a Torino venerdì 11 novembre a partire dalle ore 20.30 per tutta la serata nel corso di un apericena dedicato alla “Chupiteria Gipso” in Via Ormea 147. Tutte le info su Facebook alla pagina pubblica “Francesco Marinaro Art”. L’artista, 24 anni appena compiuti, il più giovane fra i piemontesi nella sua categoria, sarà presente con una collezione completa delle sue opere più importanti, grazie alle quali in pochi mesi nell’ambito di varie mostre ha ottenuto plausi e consensi tra cui il noto cantante Andrea Mingardi, che gli ha assegnato il terzo posto al suo “Festival delle Arti”, manifestazione nazionale di prestigio dedicata a giovani talenti, nella sezione “Arti Figurative”. Marinaro, scultore carnale, passionale, istintuale, così profondamente personale per quella particolare capacità di fare proprio il tema delle metamorfosi, rielaborando in chiave attuale il rapporto di senso e significato che da sempre lega tra loro l’uomo e gli animali.
Che cosa attende il pubblico? Una nutrita serie di originalissimi galli, galline, conigli, topi e rane, a volte frutto di interpretazioni inattese, espressivi e convincenti a livello plastico: tutte opere che rappresentano il cuore di una produzione e una poetica che mira a fare il verso agli eccessi della nostra società. Con garbo, tratto efficace e soggetti di grande impatto visivo, a testimonianza concreta di freschezza di ispirazione e realizzazione. “Tra i pezzi migliori, “Super G” e “Collo 01”: rispettivamente, un gallo travestito da supereroe e tanto di mantellina rossa, allegoria per immagini della vacua vanità maschile, mentre il secondo riproduce il profilo di un collo che lascia ampio campo al vuoto per la mancata e voluta non definizione del volto, realizzato con una particolare patina che ne accresce e risalta l’anatomia della composizione”. Ma c’è di più: “Per l’occasione presenterò anche in anteprima un pezzo nuovo, “Il Giudizio”, metamorfosi di una testa che racchiude in sé tratti caratteristici di vari animali. Al pubblico, invece, il compito, per l’appunto, di decidere con quale tecnica rifinire e finire l’opera a seconda delle suggestioni trasmesse”. Non resta che augurare buona visione…