Con il mese di ottobre è entrato in funzione un impianto a pellets presso il fabbricato comunale ex ONPI (sito in Via Rocca De’ Baldi) idoneo a riscaldare , a partire da questa stagione invernale, i locali occupati dal Consorzio socio assistenziale del cuneese e, successivamente , anche l’ala del complesso edilizio in questione in corso di ristrutturazione ad uso alloggi. Sottolinea il Vice Sindaco di Cuneo, Giancarlo Boselli: «il Comune di Cuneo, che attualmente gestisce circa 100 centrali termiche funzionanti in maggiore numero a gas metano e per il resto a gasolio, entrambi combustibili di origini fossili non rinnovabili, ha scelto di costruire una centrale termica funzionante a biomassa seguendo quelle che sono le indicazioni della Commissione Europea che spinge per uno sfruttamento maggiore dell’energie rinnovabili, in modo da limitare l’uso dei combustibili fossili e diminuire l’emissione di sostanze inquinanti nell’ambiente». La Commissione Europea ha infatti adottato un piano di azione per giungere ad una riduzione del 20% del consumo di energia entro il 2020 e, contestualmente, ha identificato tre settori in cui deve essere privilegiato l’uso della biomassa come fonte di energia: la produzione di calore, la produzione di elettricità e i trasporti. L’intenzione della Commissione Europea nel richiedere un aumento dell’uso delle biomasse è finalizzato al raggiungimento dei seguenti benefici:
- una diversificazione dell’offerta energetica;
- una significativa riduzione delle emissioni di gas a effetto serra;
- un’occupazione diretta di addetti;
- un’eventuale pressione al ribasso sul prezzo del petrolio risultante dalla flessione della domanda.
«L’impianto realizzato, di potenzialità di 140 KW, dovrebbe diventare un impianto pilota - conclude il Vice Sindaco - con il quale verificare direttamente la funzionalità di questa tipologia di soluzione e il reale risparmio che si ottiene sulla bolletta energetica rispetto all’utilizzo degli altri combustibili (metano e gasolio), in modo, in caso di riscontri positivi, di poterlo proporre anche in altri casi in cui occorre sostituire il generatore di calore.»