La giunta regionale del Piemonte ha deliberato in questi giorni la manovra sui fondi da destinare al trasporto pubblico nell'anno 2012, tale provvedimento contiene delle misure che porteranno dal prossimo anno ad una razionalizzazione del 10% sui servizi e ad un rincaro del 6% sugli abbonamenti e del 10% sui biglietti ordinari (bus e metro), il tutto - spiegano le fonti provenienti dalla Regione - con lo scopo di ridurre gli sprechi e di rionrdinare il sistema del trasporto urbano ed extraurbano. Noi di Gioventù Italiana con La Destra comprendiamo da parte nostra la necessità da parte di Comune e Regione di ridurre gli sprechi con lo scopo di migliorare qualitativamente il servizio dei trasporti, ma francamente non capiamo come ciò possa avvenire aumentando i prezzi delle tariffe (specie introducendo un meccanismo che dal 2013 in poi prevederà l'adeguamento automatico delle tariffe in base all'inflazione), anche perchè qualora si volessero veramente ridurre gli sprechi basterebbe fare in modo che tutti i cittadini che usufruiscono dei trasporti pubblici locali paghino il biglietto o l'abbonamento, quindi introducendo dei controllori fissi sulle principali linee che percorrono gran parte del territorio urbano (e che quindi trasportano di fatto più persone) e all'ingresso di ogni fermata della metro.
Se tra i cittadini che usano i mezzi pubblici una parte di loro paga il biglietto e un'altra non lo paga, il problema non lo si risolve aumentando il prezzo del biglietto a scapito chi il biglietto lo paga già piuttosto si cerca di fare in modo che il biglietto paghino tutti. Inoltre dalla giunta arrivano voci, al momento solo ipotesi, sull'introduzione di agevolazioni per le famiglie numerose con sconti in base al numero di figli, francamente ci chiediamo perchè nella questione delle categorie da "agevolare" non vengano presi in considerazione anche i giovani sotto una certa fascia di età e gli studenti, non è un mistero il fatto che giovani facciano sempre più difficoltà a trovare lavoro per sistemarsi e che gli studenti siano costretti a dipendere sempre di più dai propri genitori. Perchè anche in questo ambito i giovani devono essere tagliati fuori? Non è forse vero che i giovani rappresentano il futuro di una comunità? E allora perchè, visti i tempi che corrono, non si fa nulla per venir loro incontro?