
“Spostando le competenze del 118 dal Polo sud al San Luigi si rischia, oltre a creare disequilibri e difficoltà gestionali non indifferenti, di azzoppare il progetto 'Città della salute'. Il principale riferimento regionale clinico organizzativo e formativo delle reti delle patologie complesse in emergenza non può privarsi della governance di un servizio fondamentale per la salute dei cittadini. Inoltre l'organizzazione sanitaria ed amministrativa del 118 si trova da anni in maniera consolidata presso l'azienda Cto, ivi compresi i rapporti convenzionali per le ambulanze con le associazioni di volontariato, le centinaia di medici, infermieri, amministrativi e tecnici dipendenti del servizio. Dunque non si comprendono i motivi alla base della scelta di trasferire tutto in un'azienda sanitaria sicuramente valida, ma che non ha specifica vocazione all'emergenza e non dispone nè delle strutture nè delle competenze specifiche. Stupisce inoltre la mancanza di dialogo con gli operatori del settore e con le organizzazioni sindacali a fronte di una decisione così importante per l'organizzazione del servizio di emergenza. Per questi motivi ho provveduto a presentare un Ordine del giorno che impegna la Giunta regionale a dialogare con gli operatori e con tutti gli esperti dell'emergenza sanitaria e, in base agli esiti del confronto, a rivedere questo provvedimento”.
E' quanto afferma Andrea Buquicchio, capogruppo Idv in Consiglio regionale del Piemonte, in merito allo spostamento delle competenze del 118 dal Polo sud al San Luigi.
“Rispetto al progetto Città della salute - prosegue Buquicchio - deve partire subito con il piede giusto, senza cambiare l'area destinata ad ospitare il nuovo centro, una zona storicamente occupata da presidi sanitari ed ottimamente servita dai mezzi pubblici”.