Due anni fa, quando lo esibì per l’ultima volta, il presepe di Giancarlo Lomazzi riscosse un grande successo. A tutte le ore del giorno, fuori dall’uscio della sua abitazione di via Partigiani, a Suna, in tanti bussavano per ammirare il gioiello realizzato a mano in decenni dall’appassionato verbanese. Ora, a distanza di due anni e dopo ventiquattro mesi di intenso lavoro, la casa-museo riapre i battenti. «Lo faccio per l’ultima volta – spiega il 72enne Lomazzi, pensionato che ha lavorato una vita nel settore alberghiero in Italia e all’estero ed è stato anche motoscafista sul Verbano –. Alla mia età diventa difficile lavorare con l’impegno che un’opera simile richiede, anche perché ormai non so quasi più che cosa aggiungere». Le ultime sue opere, realizzate tra il 2009 e oggi, per necessità sono state infatti rialzate dal plastico, che viene collocato nell’ingresso di casa, in via Partigiani 81, smontando le finestre e creando uno stretto passaggio per entrare e uscire. «Già ero
ridotto al minimo negli spazi – conferma – e così ho dovuto creare una specie di soppalco per mettere le mie due nuove ambientazioni. Una è un omaggio a Verbania, la riproduzione della piazza di Cavandone. Nell’altra ho realizzato il ponte romano che si vede in Val Verzasca, nel Canton Ticino». Con questi innesti, l’allestimento sunese ha superato i sei metri quadrati di dimensione. Uno spazio notevole, all’interno del quale sono ospitate oltre 500 statuine alte all’incirca 10 centimetri e frutto di una passione intergenerazionale. La prima statuina
risale infatti al 1939, anno di nascita del signor Lomazzi. Ad acquistarla fu la mamma che la lasciò insieme alle altre collezionate durante la vita al figlio, che ha poi proseguito arricchendo i personaggi e, soprattutto, creando lo sfondo. Questa sua passione lo portò a vincere anche alcuni premi negli anni ’50. Il lavoro lo condusse successivamente in Germania ma, al rientro sul Lago Maggiore, la passione per il presepe riprese come prima. Chi vuole ammirare la maxi-Natività di Giancarlo Lomazzi non deve fare altro che raggiungerlo a casa. In via Partigiani 81 il presepe è aperto e illuminato dalle 16 alle 19,30, ma anche fuori da questa fascia oraria si può visitarlo: basta suonare al campanello del proprietario. E chissà che nuove visite e commenti positivi non lo convincano a cambiare idea e a riproporre il presepe anche nel 2013.