E’ stata avviata la procedura di reintegra nel patrimonio civico vogognese della Cava della Cremosina, per la quale gli studi realizzati dall’Amministrazione Comunale di Vogogna hanno accertato l’appartenenza al demanio civico non essendo stati oggetto di legittimazione.
Lo ha deciso il Consiglio Comunale di Vogogna nell’adunanza tenutasi ieri sera, 1 marzo, a palazzo Pretorio. A favore della decisione hanno votato i consiglieri della maggioranza, mentre la minoranza ha espresso voto contrario.
La verifica degli usi civici nella zona della Cremosina (la principale cava del distretto lapideo vogognese e parte terminale della strada di arroccamento in fase di realizzazione) è stata disposta dalla Giunta Comunale di Vogogna, che in proposito ha affidato incarico al geom. Renato Locarni di Verbania il quale ha trasmesso relazione asseverata sulla sussistenza degli usi civici nell’area estrattiva vogognese dalla quale si evince che la Cava Paradiso risulta essere di piena proprietà privata essendo stata legittimata in data 16 giugno 1935 mentre la Cava Cremosina risulta essere appartenente al demanio civico di Vogogna non risultando dagli elenchi delle ordinanze di legittimazione emesse negli anni 1932/1933/1935 operazioni demaniali civiche (ovvero legittimazioni, affrancazioni, conciliazioni) a favore di terzi. In particolare, la verifica effettuata ha consentito di appurare che nel territorio di Vogogna in quegli anni sono state legittimate 234 occupazioni di terre civiche, e il Commissario nel luglio del 1935 emise il decreto nel quale si sanciva che tutte le terre collettive residue (tra cui la Cava Cremosina) venivano dichiarate appartenenti al demanio civico della collettività di Vogogna.
Su questa falsariga, il Consiglio Comunale ha pertanto deciso di avviare la procedura di reintegra nel patrimonio civico del mappale 5857 del cessato catasto del Regno di Sardegna nel quale è compreso l’immobile in questione. Voto sfavorevole a tale soluzione è stata espressa dal gruppo di minoranza, il quale alla luce di un’osservazione avanzata dal legale del privato occupante parte della Cava Cremosina ha richiesto un’ulteriore istruttoria al fine di verificare la sussistenza o meno di usi civici proponendo un tentativo di conciliazione tra le parti. In proposito il Sindaco ha osservato come la fase della eventuale conciliazione è espressamente prevista dalla legge successivamente all’avvio della procedura di reintegra, che alla luce delle conclusioni del perito incaricato dal Comune assume la circostanza di un atto sostanzialmente dovuto a tutela dei diritti della collettività vogognese.
Voto all’unanimità, per il resto, su tutto gli altri punti all’ordine del giorno. In particolare, il Consiglio Comunale ha deciso di aderire al Consorzio Obbligatorio Unico di Bacino dei rifiuti precisando “in ogni caso che il Comune di Vogogna non si farà carico in alcun modo dei costi derivanti dalla chiusura della discarica delle Nosere in Comune di Domodossola”. Approvati in modo unanime anche la convenzione del servizio di segreteria, la convenzione per la nascita della Commissione Locale per il Paesaggio tra i comuni di Mergozzo, Beura Cardezza e Vogogna, la convenzione per la gara del servizio gas metano tra i comuni di Pieve Vergonte, Piedimulera, Beura Cardezza, Vogogna. Approvata infine la variante al Piano Regolatore per la strada di accesso alla cava “I Piod” in località Masone e l’adozione dello studio idraulico sul fiume Toce.
Vogogna, 2 marzo 2010