
Un imprenditore agricolo albese 45 enne è stato denunciato dai Carabinieri della Compagnia di ALBA alla locale Procura della Repubblica per i reati di atti persecutori (STALKING) e porto illegale di armi. Ai Carabinieri si era rivolta nei giorni scorsi la ex moglie del denunciato, una 40enne impiegata statale originaria di ASTI ma che vive e lavora in città. La donna aveva riferito ai militari che, all’indomani della separazione dal marito a novembre dello scorso anno, lui aveva iniziato a minacciarla di persona sul luogo di lavoro o sotto casa, molestandola continuamente per telefono, tanto da costringerla a modificare le proprie abitudini di vita. La vittima dello stalking era stata costretta, per paura di subire violenze da parte del suo ex, a non uscire più di casa e far accompagnare i figli minori a scuola da un suo parente. I militari, una volta ricevuta la denuncia, hanno avviato subito accertamenti verificando la veridicità di quanto riferito loro dalla vittima, in particolare circa le comunicazioni telefoniche. Vi erano infatti, mediamente, 70-100 sms inviati alla donna dall’ex marito. Anche alcuni testimoni, sentiti poi dai Carabinieri, hanno confermato il racconto della denunciante. L’indagato è stato quindi rintracciato dai Carabinieri, mentre passeggiava a piedi nel centro storico di ALBA a non molta distanza dal luogo di lavoro della ex moglie, con addosso un coltello a serramanico di genere proibito del quale non forniva alcuna giustificazione plausibile, l’arma gli è stata subito sequestrata. Ora il Pubblico Ministero, secondo quanto stabilito dalla norma sullo STALKING entrata in vigore tre anni fa, potrà emettere a carico del denunciato una misura cautelare che gli impedirà di avvicinarsi o comunicare ulteriormente con la ex moglie altrimenti rischia di finire in carcere.
IL COMANDANTE
Cap. Nicola Ricchiuti