“Il caso della dipendente dell'Asl 1 licenziata prima di testimoniare in un processo contro il caposala, se confermato, rappresenta un fatto estremamente grave. Si renderà necessario un chiarimento in Consiglio regionale da parte dell'assessore alla Sanità. Le dichiarazioni rese dalla donna aprono uno spaccato preoccupante sul clima che si respira in alcuni reparti degli ospedali torinesi. Ritengo che nell'ambito della riorganizzazione del sistema sanitario sia prioritario eliminare l'influenza di certe lobby che esercitano il loro potere attraverso il mobbing. Un obiettivo raggiungibile attuando maggiori controlli e consentendo una maggiore libertà di spostamento del personale sul territorio piemontese e tra le diverse Asl. Ridurre le Aziende sanitarie, ampliando di conseguenza il territorio di loro competenza, sarebbe un ottimo metodo per contrastare la creazione di piccoli gruppi di potere, oltre a consentire un maggiore risparmio ed un miglioramento nell'erogazione del servizio”.
E' quanto afferma Andrea Buquicchio, capogruppo IdV al Consiglio regionale del piemonte in merito al caso della dipendente dell'Asl 1 licenziata prima di testimoniare in un procedimento contro il caposala.
“Ricordo alla maggioranza regionale – prosegue Buquicchio – che da mesi è ferma in commissione una proposta di legge che prevede la creazione di un osservatorio piemontese sul mobbing. Uno strumento che potrebbe rivelarsi particolarmente utile non solo nelle aziende private, ma anche nel mondo della sanità piemontese”.
Andrea Buquicchio
Capogruppo IDV in Regione