“La pubblicazione del XIV Rapporto AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei laureati certifica una realtà complessa e per molti versi inquietante di progressiva diminuzione delle percentuali di accesso al mercato del lavoro dei laureati sia triennali sia magistrali.” – dichiarano il Rettore, Prof. Ezio Pelizzetti e il Pro Rettore; Prof. Sergio Roda dell’Università degli studi di Torino. “ Sebbene – come certifica AlmaLaurea - nell’arco della vita la laurea ancora assicuri, rispetto al diploma di scuola secondaria superiore, una migliore condizione occupazionale e retributiva, tale privilegio va man mano perdendo consistenza e significato nella difficoltà generale che l’occupazione giovanile incontra oggi nel nostro Paese. Si evince dal Rapporto come anche il laureati dell’Università di Torino soffrano delle medesime problematicità dal momento che tutti gli indicatori Torinesi appaiono sostanzialmente in linea con le medie nazionali sia dal punto di vista dei tassi di occupazione a tempo determinato e indeterminato sia da quello dei livelli retributivi. Per lo più si tratta di dati, soprattutto per il tasso di occupazione dei neolaureati specialistici a un anno dalla laurea e per quanto riguarda le quote di guadagno, di poco superiori alla media nazionale (58% a Torino contro il 56% nazionale; 955 euro netti locali contro i 942 euro nazionali per i laureati triennali; 1078 euro netti locali contro i 1056 euro nazionali per i laureati specialistici). Più rilevante invece il tasso di occupazione dei laureati triennali torinesi (53%) rispetto alla media nazionale che si attesta al 44%.”
In allegato il rapporto AlmaLaurea 2012 dei laureati all'Università di Torino.
Ulteriori info: www.almalaurea.it