Ci sono scuole dove le cose non si imparano, si vivono!" La scuola non è un semplice edificio circoscritto da quattro mura e un tetto, uno spazio dove si fa e si insegna cultura. È una casa, la casa degli studenti, in cui imparare non solo nozioni e operazioni, ma anche ad adottare uno stile di vita che elimini gli sprechi e l'inquinamento nella vita di tutti i giorni. Può quindi una scuola ridurre la propria impronta ecologica e contribuire così a garantire un futuro sostenibile ai suoi giovani inquilini? È possibile avviare sperimentazioni concrete, efficaci e di sicuro successo coinvolgendo, in un colpo solo, insegnanti, genitori, alunni, amministratori locali, cittadini? L'autore, forte della sua esperienza come coordinatore dell'Associazione nazionale dei Comuni Virtuosi, risponde a queste domande e presenta dieci esperienze, già realizzate con successo in tutta Italia, che riducono l'impatto ambientale e consentono il risparmio di energia e denaro: dalla mensa sostenibile alla riduzione del fabbisogno energetico; dalla raccolta differenziata e dal riciclo consapevole alla produzione di energia pulita; dalla valorizzazione dell'acqua del rubinetto al "piedibus"! Idee e spunti da ogni parte d'Italia, progetti di buon senso che aspettano solo di essere adottati: per risparmiare energia, ridurre la produzione di rifiuti, attivare iniziative di mobilità sostenibile, favorire consumi sobri e a basso impatto ambientale; a cominciare dalla scuola dei propri figli. "Non bisogna dimenticare che i più piccoli si accostano alla Tv e la guardano con motivazioni diverse da quelle degli adulti. Il bambino guarda la Tv perché cerca di capire il mondo, ma essa non è sempre il mezzo più adatto; i bimbi di età inferiore ai 3 anni, per esempio, non sono ancora in grado di discernere la realtà dalla finzione. Lasciare per lungo tempo e liberamente i bambini davanti alla Tv può produrre alcuni 'effetti indesiderati': per esempio, si è osservato che i bambini che la guardano per più di 4 ore al giorno: *Tendono a trascurare altre attività più importanti per il loro sviluppo come la lettura, il gioco con i pari, lo studio, lo sport ecc.
*Sono esposti ad apprendere comportamenti rischiosi e poco adatti alla loro età quali la violenza, il fumo, l'abuso di sostanze stupefacenti, i rapporti sessuali prematuri ecc.
*Tendono ad essere obesi (il bambino quando guarda la Tv è inattivo ed è propenso a fare spuntini con cibi calorici e di scarso valore nutrizionale, spesso proprio quelli che appaiono nelle comunicazioni pubblicitarie).
*Tendono ad avere una ridotta curiosità e voglia di esplorare, perché guardare la Tv richiede una partecipazione passiva.
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