Anche quest’anno il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati è Main Partner di Goletta dei Laghi, la storica campagna estiva di Legambiente che in questi giorni sta analizzando lo stato di salute del Lago Maggiore. “La difesa dell’ambiente, e in particolare del mare e dei laghi, rappresenta uno dei capisaldi della nostra azione”, dice Antonio Mastrostefano, direttore Strategie, Comunicazione e Sistemi del COOU. L’olio usato è ciò che si recupera alla fine del ciclo di vita dei lubrificanti nei macchinari industriali, ma anche nelle automobili, nelle barche e nei mezzi agricoli di ciascun cittadino. “Se eliminato in modo scorretto – spiega Mastrostefano - questo rifiuto pericoloso può danneggiare l’ambiente in modo gravissimo: 4 chili di olio usato, il cambio di un’auto, se versati in acqua inquinano una superficie grande come un campo di calcio”. A contatto con l’acqua, l’olio lubrificante usato crea una patina sottile che impedisce alla flora e alla fauna sottostante di respirare. In tutta Italia, delle 431.000 tonnellate di olio lubrificante che sono state immesse al consumo nel 2011, il Consorzio ha raccolto 189.268 tonnellate di oli usati, oltre il 95% del potenziale raccoglibile. In Piemonte sono state recuperate 18.308 tonnellate, 1.531 delle quali in provincia di Novara, un dato in aumento rispetto alle 1.280 raccolte l’anno precedente. La piccola percentuale che ancora sfugge alla raccolta si concentra nel settore industriale e in particolar modo nel “fai da te” in autotrazione, nautica e agricoltura. “Con la nostra attività di comunicazione – conclude Mastrostefano – cerchiamo di modificare i comportamenti scorretti di chi crede che piccole quantità di olio lubrificante disperse nell’ambiente provochino poco inquinamento”. In 28 anni di attività il COOU ha raccolto più di 4,72 milioni di tonnellate di olio usato, evitandone così lo sversamento in mare, nei fiumi e nei terreni agricoli.