Successo di pubblico, nuove collaborazioni, amici e simpatizzanti hanno caratterizzato la mostra di modellismo organizzata dal Club “296 Model Venaria”. Una mostra articolata in due giorni, sabato 15 e domenica 16 marzo, svoltasi presso il Centro Culturale di via Parenzo a Torino, sede dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. Un salone ben allestito, ha messo in esposizione una miriade di modelli statici e dinamici come: navi militari, aerei, auto, moto e molte altre curiosità modellistici. Il pubblico è stato attratto dalla minuziosa ricostruzione di una casa in stile giapponese. Grande curiosità è stata focalizzata su due modelli di “Drone” un Quadricottero e un Esacotteri, autocostruiti dal modellista Ilario Mastropietro. I modelli completi di telecamere Full HD, hanno effettuato delle riprese del luogo, che sono state messe a disposizione di Cristina e Mario, gestori del Centro Culturale che, hanno reso confortevoli le due giornate dei modellisti e degli amici profughi Istriani. Nella giornata di domenica i modellisti, hanno organizzato un pranzo presso il Centro, soddisfatti dalle delizie preparate da Cristina. Molta attenzione e collaborazione, anche da parte del presidente del Centro Culturale, Fulvio Aquilante che, ha visitato la mostra accompagnato dalla moglie e altri amici, una visita, sostenuta dalle spiegazioni di Gennaro Ciotola.
“Sono molto contento della riuscitissima mostra, per noi modellisti è fonte di soddisfazione ma, anche fonte di rinnovamento e di ricerca di nuove idee, di nuovi modelli e di nuove collaborazione che, ampliano e consolidano i rapporti umani – ha detto il presidente Gennaro Ciotola – ogni occasione è importante per farci conoscere e portare, in mostra, tutti i modelli che sono un intenso e minuzioso lavoro pieno di passione. Ringrazio gli amici modellisti di altre Associazione che, hanno aderito a questo allestimento e ai nuovi amici Egidio, Mario Cristina e Carlo, degni rappresentanti del Circolo Culturale. Grazie. Siamo stati benissimo”.
Dai modelli statici ai modelli dinamici per assistere alle varie dimostrazioni. Nello spazio disponibile del piccolo giardino, i modellisti hanno potuto fare delle piccole dimostrazioni di dinamico con camion, auto, escavatori. Il pubblico presente ha potuto vedere, per la prima volta, la dimostrazione dei “Droni” in azione e in perlustrazioni filmate.
Alla mostra hanno partecipato le Associazioni: NaviModel di Torino (Associazione che da quest'anno ha un accordo di collaborazione con il 296 Model Venaria), MANTA di San Francesco al Campo, l'ANMI “Mario Cagnassone” di Venaria Reale con l'esposizione di navi e sottomarini.
Un cenno sull'origine e sulla struttura dell'associazione che ha ospitato la mostra.
Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia è la prima associazione a carattere nazionale, sorta nel 1947, con lo scopo di raccordare e organizzare le decine di migliaia di profughi, italiani autoctoni, provenienti dai territori della Venezia Giulia e della Dalmazia che il Trattato di pace del 10 febbraio 1947 aveva ceduto alla ex Jugoslavia o assegnato alla Zona B del mai costituito Territorio Libero di Trieste. La sua sede è sempre rimasta a Roma, per la necessità di un rapporto costante con il Parlamento, il governo e le amministrazioni centrali dello Stato. Riorganizzata con l'atto costitutivo del 7 giugno 1956, l'Associazione ha conservato, nei decenni, la sua estensione a tutto il territorio nazionale, essendo nati i diversi Comitati dalle comunità di Esuli ospitati prima nei campi-profughi e poi nei “Villaggi” giuliano-dalmati costruiti in diverse città italiane in esecuzione di un programma speciale di edilizia popolare. Dopo la dissoluzione della ex Jugoslavia l'ANVGD ha incrementato notevolmente la sua attività culturale, ponendosi come obiettivi:
- far conoscere all'opinione pubblica italiana le vicende del confine orientale italiano e della contigua area balcanica, non solo nel Novecento ma anche nei secoli precedenti;
- sensibilizzare i media e la stessa opinione pubblica sull'importante ruolo politico, culturale ed economico che il Sud-Est europeo riveste per il nostro Paese in questa fase di assestamento geopolitico e di avvicinamento degli Stati dell'area all'Unione Europea;
- risvegliare negli italiani il senso dell'identità e dell'unità nazionale;
- aiutare i connazionali rimasti nelle terre di origine a difendere la loro lingua e le tradizioni italiane. A tale scopo sempre più frequenti si sono fatti i contatti con l'Unione Italiana, che rappresenta le comunità italiane tuttora residenti nei territori appartenenti alle Repubbliche di Slovenia, Croazia e Montenegro.
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