Egregio collega editore,
dopo secoli di censura e di roghi, la Santa Sede, per la prima volta in assoluto, partecipa a una manifestazione editoriale laica e pluralista. Era un appuntamento atteso dall'età dell'illuminismo, ma seppur in ritardo siamo contenti.
Tuttavia, il rogo dei libri proibiti è scolpito nel Nuovo Testamento: san Paolo fece bruciare migliaia di rotoli di papiro a Efeso (Atti Apostoli 19,191) e fu proprio quella missione evangelica che legittimò l'Inquisizione e l'Indice dei libri proibiti, secondo le Scritture.
Il 7 maggio, nella serata inaugurale del Salone, giungeranno da ogni dove i martiri della censura ecclesiastica; una folla di anime, con nomi noti e ignoti, vagherà nell'Auditorium del Lingotto per udire la lezione magistrale del cardinal Ravasi. Ma questa volta saranno i morti a giudicare i vivi. La Santa Sede potrà essere l'ospite redento del Salone del Libro se ripudierà i brani del rogo paolino, senza raggiri esegetici o sotterfugi storicizzanti. Diversamente, invocando il mistero della fede o glissando col silenzio dell'oblio,2 il Vaticano sarà l'ospite disonorato della censura. È il responso delle anime per i conti con la storia.
In ogni caso, negli ultimi decenni la Chiesa ha raffinato il metodo censorio passando dalla proibizione dei libri 3 all'interdizione ad personam. Un esempio scandaloso è nel decreto del Sant'Uffizio del 14 febbraio 1962 4 contro l'autore dell'ultimo libro all'Indice (1961), Jean Steinmann vicario di Notre-Dame di Parigi.
Innanzitutto, «il decreto del 1962 non è consultabile...», così è scritto in una mail del Vaticano il 20 gennaio 2014 a una ricercatrice di Napoli.5 Ma nonostante «a nessuno studioso è stato concesso di consultare il decreto…», oggi conosciamo il contenuto di quel provvedimento: fu vietato all'autore di scrivere e pubblicare qualsiasi libro sulla Bibbia fino al giungere della morte; una sorta di rogo della mente con la misericordia di lasciarlo in vita. Su questo decreto secretato i ricercatori reclamano la consultazione degli atti processuali; decisione che spetta unicamente a papa Francesco. Quelle menti audaci che esplorarono orizzonti inediti attendono ora di vedere se i richiami alle prediche francescane diverranno bolle papali o effimere bolle di sapone.
Editing & Printing
Dr. Alfredo Alì
editore@utopia.it
La casa editrice Editing & Printing ha partecipato alla 11ª edizione del Salone del Libro di Torino, alla 9ª edizione di Galassia Gutenberg di Napoli, alla 50ª Fiera del Libro di Francoforte.
Testo integrale su
http://www.utopia.it/lettera_editori_salone_libro_2014.htm
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