Torino, 21 Giugno 2016
AMMA e Unione Industriale, in collaborazione con la Scuola di Specializzazione in Medicina del Lavoro dell'Università di Torino e con il patrocinio della Città di Torino, organizzano per martedì 21 e mercoledì 22 giugno il Convegno Nazionale Lavoro e Salute, che si terrà nel Centro Congressi di via Vela 17 – “Sala Piemonte”.
Il convegno è l'occasione ideale per fare il punto della situazione riguardo al rapporto tra il mondo del lavoro e la salute, attraverso la trattazione di diversi temi che vedranno coinvolti anche i rappresentanti di SIMLII (Società Italiana di Medicina del Lavoro ed Igiene industriale), di ANMA (Associazione Nazionale del Medico Competente e d'Azienda), degli organi di vigilanza, della Magistratura, delle parti sociali e delle aziende.
Secondo l'ingegnere Alberto Dal Poz, presidente dell'AMMA, “Il Convegno Nazionale Lavoro e Salute rappresenta una grande occasione di confronto, dalla quale trarre benefici. La salute è il bene più prezioso per l'uomo e non può essere messo da parte, specie quando si parla di lavoro. D'altronde, il binomio salute-lavoro è inscindibile perché ha al suo interno due componenti che necessariamente devono coesistere affinché una persona possa vivere al meglio la propria vita. Nel momento in cui azienda e lavoratore si stringono la mano nel rispetto per la tutela della salute, ecco che di conseguenza nascono dei vantaggi per tutte e due la parti in gioco. Non a caso, infatti, le due giornate che compongono il Convegno vedono come protagonisti diversi relatori di indubbio spessore, rappresentanti della magistratura, del mondo accademico, delle istituzioni, delle sigle sindacali e delle associazioni di categoria. Non posso che guardare con molto ottimismo e orgoglio al futuro dell'industria torinese e di quella di tutto il Piemonte, soprattutto se avremo la possibilità di sfruttare altre occasioni di incontro e conoscenza, come questa”.
L'iniziativa, che si articola in relazioni e tavole rotonde, punta la lente d'ingrandimento su tre specifiche questioni, oggi più che mai considerate culminanti nella relazione che intercorre tra lavoro e salute: la sorveglianza sanitaria in riferimento ai rischi per la salute, l'inserimento lavorativo di soggetti con limitazioni individuali, l'ambiente di lavoro come ambito per la promozione della salute. Il lavoro è un aspetto imprescindibile per la salute fisica e mentale delle persone e, di conseguenza, una buona gestione della sicurezza e della salute sul lavoro mantiene buoni livelli di produttività aziendale.
A questo proposito non vanno trascurati alcuni dati pubblicati da Istat, che prendono come periodo di riferimento il 2013, secondo cui oltre la metà di quanti dichiarano disturbi di salute lamenta un problema osseo, articolare o muscolare (59,0%), in particolare alla schiena (29,5%). Oltre 17 milioni di occupati (il 76,6% del totale) percepiscono nello svolgimento delle proprie mansioni la presenza di almeno un fattore di rischio per la salute; il 74,7% si sente esposto ad almeno un fattore di rischio fisico, mentre il 27,0% ad almeno uno dei fattori di rischio psicologico.
Di grande rilevanza all'interno del Convegno è la figura del medico competente, elemento centrale del sistema di gestione della salute negli ambienti di lavoro, poiché chiamato, attraverso le proprie specifiche capacità, a curare sia gli aspetti di natura tecnico-organizzativa che quelli di gestione del singolo individuo. Il medico competente deve supportare il datore di lavoro nel reinserimento lavorativo dei soggetti con limitazioni, contribuendo alla individuazione di modifiche e adeguamenti della postazione di lavoro. Decisiva è anche la sua partecipazione alla programmazione e alla realizzazione degli interventi di promozione della salute nell'ambiente lavorativo. Durante la due giorni occorre definire anche il ruolo che possono giocare le società di servizi. Un ruolo di grande impatto, se in grado di offrire un modello organizzativo che semplifica l'attività del medico competente e garantisce, al contempo, una continuità e completezza del contributo specialistico alle aziende clienti.
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