“La ricerca, nel realizzare il libro, mi ha impegnato per quasi otto anni, analizzando informazioni tra biblioteche e archivi, ma quello che mi ha aiutato a conoscere meglio la grande attrice Anna Magnani, è stato Luca Magnani, suo figlio che mi ha raccontato la mamma, non l'attrice. Sono un autodidatta e, in realtà, non sono un suo fan, la mia passione per Anna Magnani è nata per poter raccontare il suo modo di essere, di ragionare, sia nella vita privata che nel cinema – ha spiegato Mattero Persica - per questo mi sono sempre interessato alla verità, raccontando la vita vera di una donna, che parlava molto bene l'italiano, che aveva una passione per il teatro e per il cinema, senza dimenticare la storia familiare e la nonna materna con cui è cresciuta. Un'attrice che ha dato voce alla gente del popolo”.
Il libro “Anna Magnani. Biografia di una donna” di Matteo Persica, edito da Odoya, inizia il 26 settembre 1973 con la morte dell'attrice, e una folla assiepata dinanzi alla clinica dove era morta, gente che l'aveva conosciuta e che voleva darle un ultimo saluto, nel giorno dei suoi funerali celebrati nella Basilica di Santa Maria sopra Minerva a Roma. Tanta attenzione ed affetto, eppure veniva descritta come una persona poco socievole e con un carattere forte e non facile. Allora “Chi era veramente Anna Magnani?” Matteo Persica ha cercato di far luce sulla sua personalità così contraddittoria, grazie ad una scrittura che gli ha permesso un “ipotetico dialogo” con l'attrice. Nel leggere si avrà la sensazione di assistere a un vero e proprio “incontro tra l'autore e l'attrice con una scrittura che rispecchia la vera personalità, la passione e la bravura artistica dell'attrice, che con la sua stessa voce ha dato vita al racconto”.
L'autore Matteo Persica ha potuto raccontare la storia, attenendosi a fatti riportati in documentazioni, che il figlio Luca Magnani ha messo a sua disposizione. “Nelle mie ricerche sono stato molto fortunato, perché ho potuto disporre della visione di alcuni documenti riservati, custoditi dal figlio come alcune rassegne stampa, articoli introvabili e moltissime interviste da lei rilasciate – detto Matteo Persica - Anna Magnani, un essere umano con il mestiere di attrice, ma sarebbe stata una grande interprete anche facendo un altro mestiere”.
La fortuna ha anche aiutato l'autore, perché, durante un viaggio ha avuto l'opportunità di conoscere la nipote della governante di Anna Magnani. Dalla governante ha appreso molti aneddoti che hanno arricchito le sue fonti, in particolare quelle vissute nel periodo in cui girava il film “Roma città aperta”.
“Nel mio libro sono stato molto schietto, sono fatto così, per parlare di una persona devi essere sincero – ha spiegato Matteo Persica – durante le tante presentazioni del mio libro, ho riscontrato molto interessamento per questa grande attrice, perché stavo raccontando la storia di un'attrice che per l'epoca era molto più avanti, rispetto al tempo e alla gente che andava a vedere i suoi film, dove, interpretava proprio una donna dell'epoca”.
Tra i suoi prossimi impegni ci sarà un'altra storia con un nuovo protagonista, "Rino Gaetano. Finché mi va". Una storia diversa da quella di Anna Magnani, ma a cui Matteo Persica, dedicherà lo stesso entusiasmo, alla ricerca della storia del cantante ma in particolare alla rilevanza della persona umana.
Alla presentazione sono intervenuti l'autore Matteo Persica, Davide Bracco (Film Commission Torino Piemonte), Giulia Carluccio (Professoressa di Storia del Cinema e Presidente del Corso di Laurea DAMS presso Università degli Studi di Torino, Presidente AIACE) e l'attrice Lorena Scintu Piana che ha letto alcuni brani tratti dalla biografia come: “Io non m'inchino davanti a nessuno”.
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Foto di Carlo Cretella