Un punto comune all’ordine del giorno accumunerà i Consigli delle Facoltà di Ingegneria italiane domani 30 settembre 2010:
Disegno di Legge "in materia di organizzazione e qualità del sistema universitario, di personale accademico e di diritto allo studio" e finanziamenti al sistema universitario.
Si comincerà dall’Aquila alle 10 di mattina, si terminerà a Padova, Pisa e Torino al lume di candela nella serata; una staffetta virtuale che si snoderà attraverso tutta Italia, da Milano alla Calabria, da Taranto a Udine, da Brescia alla Basilicata, da Firenze a Messina, passando per Roma, Cassino, il Sannio, Napoli, Salerno.
Venerdi mattina si terrà presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Roma “La Sapienza”, in Via Eudossiana 18, una Conferenza Stampa della Conferenza dei Presidi di Ingegneria nella quale si presenteranno le mozioni votate nei singoli Consigli.
Si vogliono rendere evidente al Paese il declino delle condizioni in cui opera l’Università italiana e le fosche prospettive derivanti da una riforma che di “epocale” presenta in massima parte il ritorno al passato, ad una struttura universitaria abbandonata negli anni ’70. La forte diminuzione degli aspetti democratici e di partecipazione nelle strutture dell’Università, le riorganizzazioni a costo zero, le politiche di arruolamento dei docenti universitari precarizzati fino ad età matura, la mancata definizione dello stato giuridico che i Ricercatori Universitari attendono da 30 anni, i tagli sui fondi previsti ad intervalli regolari nelle varie manovre finanziarie si ripercuoteranno in maniera rilevante sulla qualità e profondità di sapere dei corsi di studi, sulla ampiezza ed efficacia delle ricerche svolte e sui servizi globalmente resi agli studenti universitari.
Al Senato, in sede di approvazione del DDL sulla riforma il Governo ha dato disponibilità, accogliendo alcuni importanti ordini del giorno in merito, tra l’altro, al ripristino delle risorse necessarie al sistema universitario pubblico, alla costituzione di un fondo premiale per la valorizzazione del merito dei docenti e dei ricercatori nelle fasi iniziali della carriera, a un piano straordinario di professori di seconda fascia per i prossimi sei anni, in misura adeguata rispetto all’attuale numero dei ricercatori.
Le Facoltà di Ingegneria chiedono che il Governo mantenga gli impegni assunti, e non solo per il rispetto del Parlamento.
E’ veramente in gioco il futuro dell’Università pubblica in generale e in particolare delle Facoltà di Ingegneria, una delle importanti origini dell’innovazione scientifica e tecnologica, da cui dipende la sopravvivenza del sistema economico-industriale del paese.
La I Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Torino terrà il Consiglio alle ore 21 del giorno 30 settembre 2010 nella usuale Sala del Consiglio di Facoltà in Corso Duca degli Abruzzi, 24.
Sono invitati tutti i Parlamentari del Piemonte, i rappresentanti degli enti locali e gli organi di stampa e televisione.