A proposito della fiction “La leggenda del bandito e del campione”, trasmessa lunedì e martedì scorsi da Rai Uno, il Sindaco di Novi Ligure, Lorenzo Robbiano, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “La fiction andata in onda su RaiUno potrebbe anche essere discreta, se non fosse legata a Novi (Ligure: da quando ci sono gli ulivi? e si parla in toscano?) e a Sante Pollastri e Costante Girardengo. Certo è che senza questi due nomi famosi, non avrebbe avuto una così grande audience. Mi rendo conto che una fiction, per definizione, debba rispondere a regole diverse rispetto ad un documentario, ma è anche vero che non si può stravolgere la realtà. Lascia desiderare anche la ricostruzione (non la definirei nemmeno storica) dell’epoca: quando mai gli operai che giravano con gli zoccoli ai piedi e mangiavano una volta al giorno, sarebbero andati a lavorare con le scarpe nuove ricevute in dono? Più verosimilmente, le avrebbero conservate per la domenica e le feste comandate. Anche la figura di Biagio Cavanna, che segue i ciclisti con un’automobile lussuosa, è piuttosto improbabile. Infine, non risulta un’amicizia così stretta tra Girardengo e Pollastri. Può darsi che si conoscessero, visto che all’epoca Novi era una piccola città, ma da qui a farne due amici per la pelle come risulta dalla fiction, ce ne passa. In ogni caso, sia dai libri scritti finora su Pollastri, sia dai racconti delle persone che hanno conosciuto entrambi, non emerge questo rapporto così stretto tra i due protagonisti della storia”.