Nel secondo trimestre 2010 le esportazioni in provincia di Novara sono cresciute complessivamente del 21,3%, superando la media nazionale (+18,2%). Su base semestrale, la crescita dell’export novarese è stata del 14,9%, mentre quella nazionale si è attestata al 12,4%. Lo rivelano i dati dell’Osservatorio sull’export elaborati dalla Fondazione Edison in collaborazione con l'Associazione Industriali e la Camera di Commercio di Novara.
«Anche se la congiuntura rimane incerta – osserva Marco Fortis, economista e vicepresidente della Fondazione Edison, che coordina la ricerca – le sole esportazioni manifatturiere del Novarese sono cresciute del 14,8% nel primo semestre del 2010, superando quota 1,8 miliardi di euro, trainate soprattutto dai comparti degli articoli farmaceutici e botanici (+51,2%), dei prodotti alimentari (+49,8%) e delle sostanze e prodotti chimici (+38%). Molto buona anche la crescita dei mezzi di trasporto (+29,5%) e degli articoli in gomma e materie plastiche (+15,4%). L’export del comparto macchine e apparecchi meccanici, che in valore rappresenta quello più importante per il territorio, è cresciuto del 9,9%, mentre l’export delle “macchine di impiego generale”, aggregato in cui rientrano la rubinetteria e il valvolame, è cresciuto del 10,5% proseguendo l’andamento positivo del primo trimestre dell’anno». Anche il comparto dei prodotti tessili e dell'abbigliamento ha ripreso a crescere (+4,7%) grazie al buon andamento degli articoli di abbigliamento, in aumento del 6,1%. Ancora in contrazione è risultato, invece, l’export dei filati di fibre tessili (-13,2%) e dei tessuti (-22,6%), che però hanno nell’aggregato un peso in valore decisamente inferiore.
L’Unione europea a 27 membri si conferma la destinazione principale delle manifatture novaresi (65,2%), in crescita del 14,1% nel primo semestre del 2010 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In crescita anche le esportazioni verso i Paesi Extra Ue-27 (+16%), che nel primo semestre del 2010 hanno rappresentato il 34,8% dell’output manifatturiero della provincia. Tra i singoli mercati di sbocco gli incrementi semestrali più forti si sono avuti nell’export verso la Spagna (+24,9%), i Paesi Bassi (+24,2%), il Regno Unito e la Tunisia (entrambi a +23,4%). Germania e Francia, con volumi complessivi superiori ai 270 milioni di euro, si confermano i principali Paesi di destinazione, con crescite rispettivamente del 13,7% e del 6,7%.
Germania e Francia si trovano, rispettivamente, al primo e secondo posto anche nella classifica dell’import di manufatti da parte del Novarese. Ma mentre la Germania ha fatto segnare un lieve calo semestrale (-2,2%), le importazioni dalla Francia sono cresciute del 54,1%. Contrazioni dell’import si sono registrate anche da Regno Unito (-0,8%), Paesi Bassi (-1,9%), Spagna (-9%) e Belgio (-22%), mentre un forte incremento è arrivato da Irlanda (+278,7%), Lussemburgo (+167,8%), Tunisia (+43,3%) e Cina (+8,5%).
Per quanto riguarda le principali specializzazioni manifatturiere della provincia di Novara, le “macchine di impiego generale” (rubinetteria e valvolame), e il tessile-abbigliamento, la ricerca (disponibile integralmente sul sito www.ain.novara.it, nella sezione “Studi e ricerche”) riporta i seguenti dati.
«Sia a livello nazionale sia a livello provinciale nel secondo trimestre del 2010 si osserva una consistente crescita delle esportazioni di macchine e apparecchi di impiego generale, confermando l’andamento già evidenziato nel primo trimestre dell’anno, dopo un 2009 contraddistinto da pesanti contrazioni: nonostante l’incertezza della congiuntura, le esportazioni italiane di macchine di impiego generale nel secondo trimestre sono infatti cresciute del 9,2%, quelle della provincia di Novara del 9%. Il dato semestrale evidenzia, invece, una crescita delle esportazioni del comparto del 10,9% a livello nazionale e del 10,5% a livello provinciale. Nel primo semestre dell’anno le esportazioni sono aumentate verso tutti i principali paesi di destinazione delle macchine novaresi, fatta eccezione per gli Stati Uniti (-7,4%), dove la crisi dell’edilizia continua a farsi sentire, la Grecia (-4,5%), alle prese con una profonda crisi economica, e il Regno Unito (-1,8%). Particolarmente sostenuta la crescita dell’export verso la Russia (+67,8%) e verso la Spagna (+39,9%). Francia e Germania si confermano i principali Paesi di sbocco dell’export del comparto rubinetteria-valvolame del Novarese; in particolare, l’export verso la Francia, pari a 88 milioni di euro, nel primo semestre è cresciuto del 5,8%; l’export verso la Germania, pari a 55 milioni di euro, è cresciuto del 6%».
«Per quanto riguarda il settore del tessile-abbigliamento, sia a livello nazionale sia a livello provinciale nel secondo trimestre dell’anno le esportazioni tornano finalmente a crescere, dopo un lungo periodo di contrazioni: l’export nazionale del comparto è infatti cresciuto del 9,7%, mentre l’export provinciale è aumentato dell’11%. Su base semestrale l’incremento a livello nazionale è stato dell’1,9%, quello a livello provinciale del 4,1%. In particolare, nel primo semestre del 2010 gli incrementi più forti si sono registrati nell’export verso la Spagna (+21,7%) e la Repubblica Ceca (+21,4%). Superiore al 10% la crescita dell’export verso la Svizzera (+14,6%) e gli Stati Uniti (+13,8%). Ancora in calo l’export verso la Germania (-6,7%), il Messico (-10,7%) e la Tunisia (-13,7%). Svizzera, Francia e Germania si confermano i principali Paesi di sbocco dei prodotti tessili e dell’abbigliamento della provincia di Novara, con rispettivamente 29, 18 e 10 milioni di euro in valore».