
È uscito l'ottantacinquesimo numero de “l’impegno”, rivista dell’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nelle province di Biella e Vercelli, periodico che approfondisce aspetti politici, economici, sociali e culturali del Vercellese, del Biellese e della Valsesia.
In apertura di questo numero il commiato di Piero Ambrosio che firma il suo ultimo numero come direttore; dal 2011 infatti la direzione scientifica de "l'impegno" sarà affidata ad Enrico Pagano, direttore dell'Istituto.
Inoltre, Stefano Sala prosegue nella disamina della figura di Cino Moscatelli e del suo mito, la cui evoluzione da una fase spontanea e "romantica" ad una fase disciplinata e "istituzionalizzata" procedette di pari passo con il sempre più stretto legame tra movimento resistenziale garibaldino e Partito comunista, dalla cui struttura centralizzata e dalla cui organizzazione razionale il capo partigiano trasse il consolidamento del suo carisma.
Marilena Vittone recupera la memoria della grande guerra a Crescentino, ricostruendo il contesto storico, politico e sociale nel Vercellese di quegli anni, le storie personali dei crescentinesi che partirono per il fronte, in gran parte contadini, il ruolo del deputato socialista Fabrizio Maffi e del suo impegno politico-umanitario, gli sforzi compiuti nel primo dopoguerra dalle istituzioni locali per mitigare gli effetti del conflitto con provvedimenti amministrativi di sostegno alle famiglie, i tentativi negli anni successivi di mantenere viva la memoria della guerra con la realizzazione di lapidi e monumenti in ricordo dei caduti, ma anche di quanti si erano opposti a quell'"inutile strage".
Gioachino Lanotte ripercorre l'utilizzo propagandistico che della canzone popolare di evasione fece il regime fascista negli anni trenta, servendosi dell'industria discografica e della radio per organizzare il consenso delle masse attorno a campagne politiche quali la definizione della funzione procreatrice e domestica della donna all'interno della famiglia, la spinta all'incremento demografico, la ruralizzazione, l'avventura coloniale, la guerra di Spagna, la creazione di un clima favorevole all'entrata in guerra a fianco della Germania, non riuscendo però, nonostante lo sforzo imponente, ad avere l'efficacia sperata.
Alberto Magnani racconta l'esperienza resistenziale di Tarcisio Cecutto "Carlo", a capo della "banda della Bernadia", uno dei primi nuclei di resistenti formatosi in Friuli, definito una "scheggia impazzita" per la sua incapacità di sottomettersi a qualsiasi autorità e per il suo essere recalcitrante a ogni tentativo di coordinamento tra le formazioni del territorio, che fu per questo trasferito in una zona a lui sconosciuta come la Valsesia, ma che, dopo essersi spinto fino a Domodossola, non riuscendo ad adattarsi alla sua nuova condizione di sottoposto, tentò di ritornare in Friuli, andando incontro alla cattura e alla morte per impiccagione.
Orazio Paggi si sofferma sulla rappresentazione che della sinistra, della sua storia, dei suoi ideali e delle sue sconfitte, è stata data dal cinema italiano degli ultimi anni, prendendo in esame i recenti film di Tornatore, Placido, Nicchiarelli, De Maria e Maselli, che, da punti di vista differenti, hanno avuto il merito di riportare al centro dell'attenzione il dibattito su cosa ha significato l'essere comunisti in passato e su cosa significhi oggi essere di sinistra.
Laura Manione presenta selezioni di immagini dalle mostre "Anni60: il lavoro" e "Immagini di biodiversità", realizzate dall'Archivio fotografico Luciano Giachetti - Fotocronisti Baita, evidenziando nel primo caso come il tema del lavoro sia stato al centro dell'attività fotografica di Giachetti e collaboratori, che dedicarono un gran numero di scatti alle varie attività lavorative sviluppatesi a partire dal secondo dopoguerra, e nel secondo come Giachetti, documentando con le sue fotografie il territorio vercellese, la coltivazione del riso, la fauna e la flora locali, abbia realizzato un prezioso censimento dell'immenso patrimonio naturalistico da tutelare, di particolare attualità nella ricorrenza dell'anno internazionale della biodiversità.
Seguono i resoconti del corso di formazione/aggiornamento "I sentieri della libertà in Valsesia", giunto alla 5a edizione e articolato in lezioni teoriche sulla didattica dei luoghi della memoria e in visite guidate su percorsi del territorio locale, e del corso di aggiornamento "Il Risorgimento al cinema", tenuto dal critico cinematografico Orazio Paggi e organizzato dall'Istituto in occasione delle celebrazioni per il 150o anniversario dell'Unità d'Italia.
Infine, la relazione sull'attività svolta dall'Istituto nel 2010, il comunicato dell'avvenuta assemblea dei soci e della nomina dei nuovi organismi dirigenti, il ricordo di Dino Vicario "Barbis", comandante partigiano in Valsesia e nell'Ossola, recentemente scomparso, e la consueta rubrica di recensioni e segnalazioni.
La rivista è in vendita nella sede dell’Istituto (via D’Adda, 6, Varallo). Una copia costa 8,00 euro e la quota di abbonamento annuale è di 16,00 euro, da versare sul ccp n. 10261139, intestato all’Istituto.