Il rispetto per ogni essere umano, in particolare quello verso chi consideriamo “diverso” da noi, nasce dal rispetto per la persona e dal riconoscimento della sua dignità. Capire che l’amore è innanzitutto relazione, rispetto, costituisce il presupposto per rapporti tra uomini e donne veri, nonché la miglior prevenzione alla violenza.
Tutto ciò vale anche per il rispetto e l’accoglienza amorosa di coloro che sono considerati diversi (per abilità o dis-abilità, razza, credo, orientamento sessuale etc.), dove molto può un’educazione alla diversità e alle pari opportunità per tutti.
Da queste considerazioni sono nati due progetti formativi dal titolo “Impariamo ad Amare” e “Accoglienza alla Diversità” che la Commissione Pari Opportunità, l’Ufficio Pari Opportunità della Provincia del Verbano Cusio Ossola, il Comune di Verbania e il Centro Servizi per il Volontariato del VCO hanno proposto gratuitamente alle scuole superiori del territorio, sostenendolo con una spesa complessiva di 6 mila euro.
Hanno aderito ai progetti 54 classi del biennio (tutti gli Istituti superiori di Verbania, il Liceo Gobetti di Omegna, l’Istituto Alberghiero Maggia di Stresa, il Formont di Villadossola e il Rosmini e il Liceo Spezia di Domodossola). Gli incontri – modulati con lavori di gruppo, simulazioni, esperienze a confronto – sono affidati a Stefano Grandi, filosofo pedagogista e Claudia Frassoia, psico-pedagogista interculturale.
Alle classi prime sono rivolte le lezioni di Accoglienza alla Diversità, alle seconde quelle dedicate allo sviluppo dell’affettività.
I due progetti sono l’evoluzione di una prima esperienze testata con ampio apprezzamento da parte di studenti e docenti lo scorso anno all’Istituto Franzosini di Verbania, dove già si sono svolti alcuni degli incontri previsti dai due progetti, “nei quale crediamo molto perché – dice l’Assessore all’Istruzione del Comune di Verbania e componente della Commissione Pari Opportunità Lidia Carazzoni – i ragazzi hanno bisogno di ‘volare alto’ e credere in qualcosa di bello e grande. Ci rivolgiamo alla fascia adolescenziale perché è un’età particolarmente delicata che ha bisogno di avvicinarsi al tema del rapporto con l’altro in modo completo e non soltanto con un approccio puramente emozionale o di prevenzione sanitaria, sicuramente valida ma non sufficiente. Puntando sugli aspetti dell’affettività si riesce a coinvolgere i nostri ragazzi in maniera più autentica e profonda”.
“L’obiettivo – spiega l’Assessore Provinciale alle Pari Opportunità Guidina Dal Sasso – è aiutare i nostri giovani a mettere al centro della loro esistenza valori e sentimenti per togliere alla sessualità l’elemento predominante, che oggi la caratterizza, di consumo e piacere fine a se stesso. Vorremmo far comprendere alla ragazze come sono loro stesse che prima di tutto devono apprezzarsi fino in fondo e non farsi svilire da comportamenti subiti, mode e luoghi comuni. Ai loro coetanei maschi vorremmo fornire spunti per una ‘didattica’ della relazione: accompagnarli verso la costruzione di un rapporto maturo di coppia, senza paure, prevaricazioni, emulazione di stereotipi, ma nel pieno rispetto delle due unità che la compongono”.
“Il progetto di Accoglienza alla Diversità ha una sua valenza molto importante e deriva da una necessità che è sotto gli occhi di tutti. Le nostre classi sono sempre più multietniche e Pari Opportunità significa sicuramente superare ciò che è discriminazione di genere, ma anche consentire parità di accesso sociale – e dunque favorire l’integrazione – tra cittadini italiani e di origine straniera. Questo partendo dal presupposto che la conoscenza reciproca abbatte barriere e paure. Raccontandosi l’un l’altro i ragazzi capiscono come tra loro, nel loro vissuto, desideri e sogni, ci siano più similitudini che differenze” sottolinea Silvia Carozzo, Presidente della Commissione Provinciale Pari Opportunità.
“Educare agli affetti – evidenzia Caterina Mandarini, Direttrice del Centro Servizi Volontariato del VCO – non significa indugiare nell’istintività (faccio quello che mi piace, mi lascio guidare dalle emozioni) ma partire da un’analisi di se stessi per meglio comprendere l’altro e rispettarlo nella dignità di persona. E questo significa contrastare la violenza, il bullismo, il sessismo, il razzismo. Siamo molto soddisfatte che le scuole abbiamo percepito questo e abbiano risposto con un’elevata adesione a questi due progetti, che sono tra i tanti che gratuitamente vengono durante l’anno proposti alle scuole del territorio”.
PROGETTO “IMPARIAMO AD AMARE”
Percorso formativo sul tema dell'educazione all'amore per studenti della scuola secondaria superiore e delle agenzie formative.
Nell'ambito dei progetti di educazione alla sessualità attivati da anni da diverse agenzie presso le scuole superiori, i “sentimenti” che provano i giovani e i “valori” vengono sovente messi in secondo piano rispetto all'esigenza di prevenire e ridurre le malattie sessualmente trasmesse e le gravidanze indesiderate.
L'amore è ritenuto dai giovani il valore più importante, perché dà un senso alla propria esistenza.
Il percorso dunque cerca di completare la loro formazione umana mettendo in rilievo i sentimenti e i valori che essi provano dentro di sé e in relazione, affinché la sessualità umana sia vissuta in modo responsabile e la dignità umana sia rispettata.
Gli obiettivi di questo progetto sono sviluppare la capacità di amare, affrontare il tema dei sentimenti affettivi partendo dagli interrogativi presenti nei giovani, aprire delle piste di riflessione sulle scelte affettive e promuovere l'esplorazione dei vissuti individuandone il significato per la propria vita.
PROGETTO “ ACCOGLIENZA NELLA DIVERSITA’ ”
Sullo sfondo di una società sempre più complessa in cui interagiscono differenti forme di diversità, con questo progetto si è voluto proporre un intervento pedagogico e didattico volto a sviluppare all’interno della Scuola una dimensione di Accoglienza, in cui ogni singola persona abbia uno spazio riconosciuto per esprimere la cultura e i significati differenti di cui è portatrice.
La Scuola è un contesto privilegiato in cui tali diversità si incontrano sviluppando relazioni tra “stranieri e nativi”, tra ”maschile e femminile”, tra abilità e caratteristiche personali o gruppi sociali diversi. Tali intrecci possono d’un lato arricchire il contesto educativo; d’altro lato, possono talvolta presentare difficoltà e conflittualità di cui la presente proposta di corso intende farsi carico, in una prospettiva di prevenzione dei problemi che possono interessare i ragazzi e le rispettive famiglie, insieme ai docenti della Scuola.
Gli obiettivi di questo progetto sono creare condizioni e climi di Accoglienza, favorendo momenti di incontro e di ascolto di Sé e dell’Altro; riconoscere la diversità propria e altrui al fine di salvaguardarne l’originalità, allo stesso tempo per riflettere sul proprio percorso formativo; riconoscere fenomeni di stereotipia, fenomeni di bullismo, velinismo, di carattere etnico, di genere e altro; favorire lo sviluppo di capacità introspettive attraverso e la costruzione di un’identità integrata della persona attraverso l’approccio autobiografico.
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