Le polemiche di questi giorni tra PDL e Lega sulla Comunità Montana Valli Po e Varaita sono l’ennesima dimostrazione di come l'eccessiva stratificazione dei livelli amministrativi, e la conseguente gara ad occupare le poltrone da parte della politica, renda la situazione instabile e soggetta ad interessi personali e di partito prima che ad interessi comuni. Instabilità che addirittura arriva a ripercuotersi nel consiglio provinciale, e che forse ha la sua origine più profonda in ben altre spartizioni: presidenza di Banca Regionale Europea e Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo oggi (non è mistero che da qui a breve dovranno essere definite), altre fondazioni bancarie piuttosto che società partecipate o commissioni varie domani.
Conseguenza di questa situazione è, tra l'altro, che decisioni ed accordi vengono troppo spesso presi sulla base di partite di scambio che ben poco hanno a che vedere con le funzionalità degli enti interessati, ma si basano su logiche di amicizie, di potere e di regalie che sono quanto mai distanti dalle necessità della comunità e da meccanismi di merito e di pertinenza. Così facendo, le necessità dei cittadini riguardo strutture e servizi efficienti passano in secondo piano rispetto alla necessità quotidiane.
Quando Futuro e Libertà chiede l'abolizione delle province (scritta a grandi lettere nel programma dell'attuale coalizione di governo, ma presto dimenticato) chiede l'abolizione non solo di una entità amministrativa con poche funzionalità e con scarsa efficienza, ma chiede anche l'abolizione di un livello di distribuzione di poltrone di scarso valore politico utilizzate come scambio.
Quando Futuro e Libertà reclama uno stato più leggero, chiede anche meno ingerenze della politica nelle fondazioni bancarie, nelle comunità montane, nelle società controllate, e non l'utilizzo di queste entità per creare un bacino di consenso.
Quando Futuro e Libertà esige meritocrazia, chiede che ruoli di rilievo vengano assegnati su base curriculare, e non per equilibrismo politico o voto di scambio e spesso con duplicazione di poltrone costose.
Mai ci stancheremo di pretendere una riduzione dei livelli amministrativi e delle ingerenze partitiche nelle fondazioni bancarie e nelle società partecipate, affinché i referenti dei partiti smettano di giocare,come piccoli generali, a Risiko sulla pelle dei cittadini: efficienza, ottimizzazione, merito, etica, sono parole che fino ad oggi sono servite solo e sempre per riempire i programmi elettorali ma la cui attuazione passa sistematicamente in secondo piano, in modo funzionale a lanciare propagandistiche accuse al sistema pubblico ed all'avversario politico di turno, con la conseguenza che i cittadini stessi le vedono sempre più svuotate di significato, rassegnandosi a vivere nel "sistema Italia". Ma a noi questo gioco non piace e non siamo disposti a rassegnarci.
Futuro e Libertà
futuroeliberta.granda@gmail.com
Coordinamento Provincia di Cuneo
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