“Certamente le intenzioni superano quello che realisticamente è stato possibile fare finora, ma non si può tacciare questa Provincia di essere la passiva spettatrice di una realtà territoriale agonizzante”. Così il Presidente Nobili risponde al comunicato inviato ai media locali dal Segretario Generale della UIL del VCO Franco Borsotti.
“Gli snodi fondamentali per la ripresa economica e occupazionale del Verbano Cusio Ossola sono né più né meno i capisaldi del Piano Generale di Sviluppo di questa Amministrazione Provinciale, ripresi in quel Piano Strategico che è stato redatto attraverso un confronto con le parti politiche, datoriali e sociali del territorio, tra cui le Organizzazioni Sindacali. Parti riunite in quella Cabina di Regia che - stava nelle premesse della sua istituzione - non viene convocata periodicamente per discussioni generiche ma con precisi ordini del giorno, che possono essere anche avanzati dalla varie componenti. Un aspetto che ribadirò nella seduta convocata il prossimo 21 marzo. Se in queste settimane non abbiamo proceduto con una nuova convocazione è perché siamo ancora in attesa di conferme dal Ministero per quanto riguarda la dotazione finanziaria del Piano Strategico e senza queste non si ha la possibilità di proseguire nel percorso tracciato” fa sapere il Presidente Nobili.
“Trovo alcune dichiarazioni del Segretario Provinciale delle UIL faziose, di parte e non rispondenti a verità. Se per Sitcupro – continua il Presidente – si sta costruendo un progetto per la riattivazione del ciclo produttivo dello stabilimento ossolano e perché insieme ai Comuni di Pieve Vergante e Piedimulera questa Amministrazione, in particolare nella persona dell’Assessore al Lavoro Franzi, si è fatta carico del ‘caso’. Prima chiedendo al Tribunale di prorogare i tempi della dichiarazione di fallimento e in questo ultimo periodo avallando la sostenibilità del progetto industriale presso alcune banche e una delle principali società di Confidi, chiamate a garantire le aperture di credito necessarie al suo avvio ”.
“Per quanto riguarda l’incontro con il Gruppo Beltrame, per verificare la realizzabilità di un impianto a biomasse alimentato da oli vegetali, nel sito in via di smantellamento della Sider.Scal, è in agenda per il prossimo 24 marzo. Ma sia chiaro – evidenzia il Presidente Nobili – che la Provincia può sostenere un’iniziativa produttiva di questo genere solo se risulta accettabile da un punto di vista dei costi ambientali e se c’è una sufficiente contropartita in termini occupazionali, con lo sviluppo di una filiera locale che rappresenti un vero e proprio indotto”.