
Nobili e Dal Sasso: “orgogliosi dell’apprezzamento riscosso dalla partecipazione della nostra Provincia alla festa di piazza di Torino. Grazie a tutti i gruppi e associazioni che, nonostante la pioggia, hanno fatto ben figurare il VCO in questa magnifica occasione in cui sentirsi Italiani”.
La pioggia battente non ha fermato la delegazione del VCO, chiamata dalla Regione Piemonte a rappresentare il Verbano Cusio Ossola alla Notte Tricolore di Torino.
La partecipazione della nostra Provincia alla grande festa dedicata dalla prima capitale d’Italia al simbolo dell’unità e valori comuni della Nazione, allo scoccare del suo 150° anniversario, ha avuto il via attorno alle 18,00 con la sfilata dei gruppi folcloristici del VCO da Piazza Castello a Piazza San Carlo e da lì a Piazza Carignano, tra i luoghi più significativi della ricorrenza. Nel Palazzo che le dà il nome il 17 marzo 1861 venne proclamata la nascita del Regno d’Italia, nel marzo del 1848 Carlo Alberto concesse la Costituzione e il 14 marzo del 1820 nacque Vittorio Emanuele II. Con Cavour, Garibaldi e Mazzini, padre della patria. In loro onore la Milizia Tradizionale di Calasca ha sparato una delle sue scariche a salve davanti allo storico edificio.
Proprio la Milizia di Calasca ha aperto la parata del Verbano Cusio Ossola facendosi largo tra i Torinesi che nel tardo pomeriggio di ieri camminavano sotto i portici del ‘salotto’ cittadino. Tamburini, pifferi, ufficiali, fucilieri, fanti e zappatori, con le loro divise di foggia napoleoniao, hanno richiamato l’attenzione dei numerosi passanti.
Per lor,o come per i gruppi in costume del Carnevale domese, della Valle Cannobina e Vigezzo, dei Costumi Tradizionali del Cusio Myosotis, le Donne del Parco e l’Associazione Walser di Formazza, un ‘pieno’ di fotografie, applausi e simpatia.
“Siamo davvero orgogliosi, come Amministrazione Provinciale, di come hanno rappresentato le tradizioni culturali e popolari della nostra gente e del nostro territorio in un’occasione così importante. La Regione ci ha chiesto – così come alle altre Province del Piemonte – di esserci e avevamo promesso che il VCO avrebbe dato il meglio di sé per ben figurare in una situazione irripetibile e in un luogo simbolico per l’Unità del Paese come Piazza Carignano. Così è stato e a tutti i gruppi e associazioni che hanno dato il proprio contributo alla buona riuscita di questa nostra presenza a Torino va un ringraziamento riconoscente, anche perché non hanno desistito, nemmeno sotto le raffiche di pioggia” dichiarano il Presidente Massimo Nobili e l’Assessore Provinciale al Turismo Guidina Dal Sasso, intervenuti alla festa in Piazza Carignano con il Presidente del Consiglio Regionale Valerio Cattaneo e il Prefetto del Verbano Cusio Ossola Giorgio Zanzi.
E proprio le gocce insistenti hanno imposto un cambiamento di location per le esibizioni dei gruppi musicali del VCO: il quartetto Saxology targato ‘Quarna Sotto’, i Corni Alpini di Ornavasso e i Corpi Musicali Santa Cecilia di Gravellona e Ornavasso hanno suonato – incontrando un grande apprezzamento di pubblico – sotto i portici tra Piazza Castello e Piazza Carignano.
Medesimo palcoscenico per la sessantina di ragazzi e ragazze della Banda Musicale Giovanile del VCO, nata lo scorso anno dal progetto di Anbima e Regione ‘Giovaninbanda’. Un ensemble con un repertorio e una ricchezza strumentale da orchestra che, a gran richiesta, si è ripetuta in più di un bis: la sua interpretazione dell’Inno di Mameli ha coinvolto in un canto corale i tanti spettatori ed emozionato per la giovane età dei suoi componenti. Una partecipazione con la quale si è raccolto l’intendimento al cuore delle celebrazioni del 150° d’Italia: trasmettere al futuro il senso di appartenenza alla Patria e di adesione ai suoi valori fondanti.
Ancora: in Piazza Carignano, negli stand che come cornice hanno avuto le fioriere in granito e le camelie, azalee e pieris del Consorzio Fiori Tipici del Lago Maggiore, si sono distribuite informazioni sul Verbano Cusio Ossola con gli operatori del Distretto Turistico, l’allegria della fisarmonica del gruppo Vigezzino, immagini di antichi mestieri delle Donne del Parco ,delle lavorazioni artistiche in pietra di DanArt e Lino Rossini, dei ‘pinocchi’ di Mastro Geppetto e le 3.000 meringhe di un ‘dolce’ Monte Rosa (richiamo all’arrivo del Giro d’Italia a Macugnaga il prossimo 27 maggio) creato dall’Associazione Pasticceri del VCO e Scuola Panificatori e Pasticceri di Gravellona Toce, che hanno curato il ‘dessert’ di un menu che ha attratto l’interesse di alcune migliaia di avventori del centro storico torinese.
Margheritine di Stresa, reginette e imperialine di Omegna, focaccine di Nonio, intresine, pastafrolle e spumoni sono stati solo la portata conclusiva, seguita dalle tisane del Consorzio Erba Bona, di una cena che ha richiamato allo stand torinese del Verbano Cusio Ossola una fila ininterrotta dalle 19,00 fino ad esaurimento scorte, ben oltre la mezzanotte.
Le degustazioni motivo di una paziente attesa in coda: gli antipasti con salumi nostrani e pane nero di Coimo, la polenta del paiolo, girata e rigirata per due ore da una brigata di ‘pulentatt’ di Domodossola, filetto di trota in agrodolce e patè di gardon preparati dall’Associazione Cuochi di Alto Basso Novarese e VCO che - con i diversi gruppi di donne in costume, che si sono alternate tra dispensa e banco - hanno reso un servizio impeccabile alla proposta gastronomica ‘laghi e monti’ del Verbano Cusio Ossola.