Anche i truffatori si sono evoluti sfruttando le possibilità che la rete da loro per mettere a segno raggiri informatici di vario tipo.
Insidiose truffe viaggiano anche on line, come del resto hanno accertato anche in passato i Carabinieri della Compagnia di ALBA.
Questa volta però quella nella quale si sono imbattuti i militari albesi è alquanto originale e molto simile alle truffe che vengono messe a segno da pregiudicati di origine campana nelle aree di servizio autostradali o nelle stazioni ferroviarie, si tratta infatti della cosiddetta truffa del “pacco”. Il raggiro consiste nel far visionare all’automobilista o viaggiatore in transito telecamere, telefonini, macchine fotografiche digitali, tv con schermo al plasma od altro, facendogli credere di fare un affarone incassando da lui subito i soldi, rifilandogli invece una confezione nella quale vi è solo un mattone dello stesso peso del prodotto acquistato. L’acquirente si accorge poi di essere stato truffato in modo tardivo quando è già ripartito in autostrada od il treno ha lasciato la stazione ma i venditori sono già spariti.
Copiando il collaudato raggiro del “pacco”, una donna 50enne pregiudicata napoletana, che è stata denunciata dai Carabinieri di ALBA per frode informatica alla Procura della Repubblica, ha messo in vendita sul sito internet E-BAY uno smartphone di ultima generazione a soli 400.00 euro, cifra molto conveniente rispetto al prezzo di mercato attuale del prodotto che è di circa 800.00 euro. Ad “abboccare” alla truffa è stato un impiegato di ALBA il quale, navigando su internet, pensava di aver fatto un affare ed ha inviato la somma richiesta sulla carta POSTAPAY della signora napoletana che gli garantiva con una mail la consegna dello smartphone entro una settimana.
La merce acquistata arrivava regolarmente a casa dell’acquirente ma, quando l’impiegato apriva la scatola, all’interno trovava solo una piastrella allo stesso modo del “pacco” rifilato agli automobilisti.
La vittima si è quindi recata in caserma con il “pacco” per denunciare i fatti ed i Carabinieri di ALBA hanno avviato le indagini acquisendo i dati della transazione in danaro eseguita, le tracce telematiche lasciate sul sito di E-BAY e sono così risaliti all’identità della truffatrice napoletana che è stata denunciata ed ora rischia sino a tre anni di reclusione.