
Si torna nella splendida cornice del Teatro Municipale per proseguire nei festeggiamenti del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia.
Il prossimo appuntamento legato alle molte iniziative predisposte dal Comune di Casale Monferrato per ripercorrere le vicende risogimentali del territorio, sarà per martedì 3 maggio alle ore 21,00.
A Teatro si alzerà il sipario su “La contessa Maffei invita... nel più celebre salotto risorgimentale”, spettacolo a cura dell'Accademia Europea delle Arti, Professioni e Mestieri di Milano che permetterà di cogliere un aspetto della cultura milanese di metà Ottocento: nel salotto della contessa, infatti, furono ospiti personaggi di spicco che, in seguito, animarono l'insurrezione di Milano nel 1848.
Sul palcoscenico si esibiranno Vera Pastore (mezzosoprano), Adalberto Tonini (pianoforte) e Guido Turrisi (voce narrante).
«Invito tutti i casalesi, e non solo, a immergersi nelle atmosfere dei salotti di metà XIX secolo con questo avvincente spettacolo – ha detto l’assessore alla Cultura, Giuliana Romano Bussola – che tra parole e musiche ripercorrerà quei moti milanesi che diedero il via, insieme a quelli piemontesi, al Risorgimento italiano».
L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti.
Riferimenti storici e canovaccio
Clara Maffei fu definita dal marito "l'amore di Milano" poiché riuscì per mezzo secolo ad essere un punto di riferimento e di richiamo culturale e politico nella città lombarda, il suo fu il salotto per antonomasia, celebre in tutta Italia.
Fu nel 1835 che la casa iniziò ad accogliere ospiti illustri, personaggi di spicco nel mondo dell'arte e della cultura milanese, ingegni brillanti quali Massimo D'Azeglio, Cattaneo, Nievo, Tommaso Grossi, Capuana, Visconti Venosta, Carlo Tenca, De Sanctis, Praga, Boito, e poi Hayez, Carcano, Verdi, Manzoni, De Balzac, che furono innanzitutto suoi cari amici.
Il salotto della contessa Maffei influenzò i destini dell'Italia del Risorgimento, poiché offrì asilo a pensatori, patrioti, letterati ed artisti. È nei salotti, infatti, che nell'800 si fa politica (non a caso Cavour ebbe l'intuizione di inviare in Francia la contessa di Castiglione invece di un ambasciatore).
Nel marzo 1848 gli ospiti del salotto della Maffei scesero in strada a costruire le barricate, questa è una pagina di storia riportata sui libri di scuola.
Verdi ebbe rapporti costanti con il circolo liberale della contessa, fu impegnato in prima persona.
Nel 1859 Verdi rappresentò Busseto all'assemblea delle province del Ducato di Parma che decisero di unirsi al Piemonte ed il 15 settembre fu ricevuto da Vittorio Emanuele II e l'annessione fu fatta. Due giorni dopo fu ricevuto da Cavour, nella sua tenuta di Leri. Cavour premette su Verdi affinché si presentasse alle elezioni del 1861 per il primo Parlamento del Nuovo Regno. Fu eletto deputato ed in seguito senatore.
Entreremo in casa Maffei per mezzo di letture di pagine più o meno conosciute degli autori di cui si è parlato, in alternanza a romanze di Verdi, Donizetti, Listz, Catalani.