Scoprire la bellezza e il suono di uno degli strumenti più antichio d’Europa: è questo l’obiettivo della nuova iniziativa dell’associazione Amici della Biblioteca.
In collaborazione con la Biblioteca Civica “Giovanni Canna” e l’Assessorato alla Cultura (guidato da Giuliana Romano Bussola), giovedì 12 maggio alle ore 18 si terrà nella suggestiva cornice del cortile di palazzo Langosco (via Corte d’Appello, 12) “L’arpa in Europa dall’alto Medioevo ad oggi”.
Saranno i musicisti e liutai Paola Brancato e Marco Pasquino a regalare al pubblico una coinvolgente narrazione che esplorerà l'evoluzione ed il ruolo in ambito culturale e sociale dell’arpa. Il tutto intervallato dall’esecuzione di alcuni brani che introdurranno al tipo di suono e alla funzione dei vari modelli di arpa.
I presenti avranno anche l’occasione di poter ammirare l’esposizione di alcuni esemplari storici e popolari dello storico strumento a corde.
Quello del 12 maggio sarà il primo appuntamento con i due musicisti, perché per il 9 giugno è già in programma una nuova iniziativa dedicata agli strumenti ad arco in Europa.
In caso di maltempo l'evento si svolgerà nei locali interni e riparati della Biblioteca Civica.
Paola Brancato
Casalese, dopo essersi diplomata in contrabbasso, ha frequentato corsi di specializzazione in Didattica della musica presso il Conservatorio "Cantelli" di Novara e l’Università Cattolica di Milano, dedicandosi poi all’insegnamento ed alla traduzione di metodi didattici dalle lingue Inglese, Finnico e Svedese.
Accostatasi successivamente al settore della musica antica dapprima con l'approfondimento del repertorio vocale del periodo medioevale all'interno di diversi ensembles di musica antica, si è dedicata in un seconto tempo alla pratica strumentale di strumenti dell'epoca, quali l'arpa gotica, la viella, la ribeca e vari tipi di salterio, sotto la guida di alcuni specialisti del settore.
Parallelamente all'interesse esecutivo, si dedica per passione alla liuteria, con la ricostruzione di strumenti ad arco medioevali e rinascimentali, occupandomi anche di divulgazione con conferenze ed articoli giornalistici in merito.
All’attività concertistica come contrabbassista nell’ambito della musica colta in varie formazioni sinfoniche e cameristiche, affianca quella nel folk: con Quartetto Tamborini e Bärtavela ha inciso rispettivamente i Cd "Quartettino Giocoso" (2000) e "Cantè Bergera" (2001), entrambi pubblicati dalla Ethnosuoni-Folkclub, e con il quartetto Remblinarts il cd-demo omonimo (2002), prendendo parte a varie edizioni della nota rassegna di musica tradizionale "Folkermesse".
Come kanteletista ha collaborato con alcuni gruppi di musica tradizionale. partecipando nel 2004 in qualità di ospite alla tournèe italiana dell'ensemble russo-finlandese Kajana Kanteleet - EkMA. Una sua esecuzione al kantele è stata utilizzata come colonna sonora per un cd multimediale di finnougristica, curato dal prof. T. Pisanti dell’Università di Caserta.
Marco Pasquino
Trinese, è nato nel 1972 e si è diplomato in violoncello al Conservatorio "Cantelli" di Novara. Perfezionatosi con R. Brancaleon e M. Drobinsky, collabora con formazioni sinfoniche e cameristiche, come l'Orchestra "Cantelli" di Milano, Ensemble del Doppio Bordone, Quartetto Tamborini, Tendachënt, Ebahgart, Anima Mundi, Tafel Consort. Nel repertorio antico affianca al violoncello la viola da gamba.
Nel 2008 si diploma in Composizione principale presso lo stesso conservatorio "Cantelli", sotto la guida del prof. Franco Balliana
Inizia l' attività di archettaio nel 1998, specializzandosi in seguito nella costruzione e nel restauro di archi barocchi e classici. Affina le tecniche costruttive con i consigli di vari maestri, fra cui il maestro Arnaldo Morano.
La sua produzione comprende tanto archi antichi che moderni, costruiti con materiali selezionati e cura artigianale, curando la scelta di abbinamenti inconsueti di legni. Questa tecnica gli ha procurato consensi anche all’estero.
Dal 2003, l'interesse per la musica antica e tradizionale lo porta ad affiancare all'archetteria la produzione di arpe gotiche, celtiche ed irlandesi (illustrate più ampiamente nella sezione "Galleria").
Nello stesso anno, la Regione Piemonte gli ha conferito il marchio dell'Eccellenza Artigiana per la qualità del suo lavoro.