Maria Adriana Prolo, fondatrice dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema il 6 giugno 1941, appena trentatreenne, annotò sulla sua agenda: “pensato il museo”. Da quelle tre parole è nata una delle realtà culturali più significative e amate non solo di Torino, ma di tutta Italia.
A settant’anni da quell’intuizione, l’Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC) celebra una donna e un’intellettuale che, grazie ad un geniale gusto collezionistico, raccolse e conservò testimonianze uniche dell’industria cinematografica torinese e non solo. Materiali e documenti fra loro diversissimi, la cui selezione testimonia uno dei grandi meriti di quell’instancabile collezionista: la capacità e la lungimiranza, quando ancora pochi lo facevano, di guardare alla storia del cinema come ad un fenomeno complesso nel quale confluiscono processi culturali e sociali diversi.
Per l’occasione, lunedì 6 giugno alle ore 18.30 presso il Cinema Massimo, l’Associazione Museo Nazionale del Cinema presenta il film Occhi che videro di Daniele Segre (50’, 1989), un lungo e intenso dialogo con Maria Adriana Prolo che ripercorre la sua storia e quella del Museo, dalle origini a Palazzo Chiablese fino all’approdo presso la Mole Antonelliana. L’iniziativa si associa all’omaggio che il Museo Nazionale del Cinema dedica a Daniele Segre in occasione dei trent’anni dalla nascita della casa di produzione “I Cammelli”.
La serata è l’ultimo appuntamento della stagione culturale 2010/2011 dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema che ha visto al lavoro, per il primo anno, il giovane direttivo con componenti di età media sotto i trent'anni. “Un anno molto intenso e ricco di progettualità, attenta alla nostra storia, al nuovo cinema e ai molteplici linguaggi artistici, ma anche a sviluppare progetti di cultura d'inclusione. Attraverso il documentario del 1989 di Daniele Segre ‘Occhi che videro’ si vuole celebrare una personalità fondamentale nel panorama culturale della nostra città, ma anche restituire alle giovani generazioni e a tutti coloro che non hanno avuto la fortuna di conoscere Maria Adriana Prolo la sua storia, la sua passione e la sua tenacia nel raccogliere e conservare il patrimonio del Museo del Cinema.” - commenta Vittorio Sclaverani, presidente dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema, classe 1981.
A precedere la proiezione, un breve incontro con il regista Daniele Segre, il presidente Vittorio Sclaverani, Giovanni Zanetti membro del Comitato Scientifico dell’Associazione e i consiglieri Caterina Taricano e Matteo Pollone.
La scheda del film:
Occhi che videro
Italia, 1989, 16mm B/N, Colore, 50'
Regista: Daniele Segre
Cast: Maria Adriana Prolo
Produzione: I Cammelli - Museo Nazionale del Cinema di Torino
Distribuzione: I Cammelli - Museo Nazionale del Cinema di Torino
Soggetto: Daniele Segre, Davide Ferrario
Sceneggiatura: Daniele Segre, Davide Ferrario
Montaggio: Claudio Cormio
Scenografia: Elena Bosio
Fotografia: Paolo Ferrari
Suono: Carlos Bonaudo
Musica: Paolo Ciarchi
Film dedicato alla figura di Maria Adriana Prolo (1908 – 1989), fondatrice e direttrice del Museo Nazionale del Cinema di Torino, poco prima della sua scomparsa. Composto da racconti in prima persona della Prolo e da materiale di repertorio, il documentario narra la storia del Museo, sorto grazie alla straordinaria e coraggiosa passione di una donna che si è trovata, negli anni, a dover superare grandi difficoltà e scetticismi. Come scrive lo stesso Segre: “Occhi che videro è un atto d'amore nei confronti del cinema e il documento di un'esperienza esistenziale esemplare; non solo, è anche la ricerca di un equilibrio possibile fra verità profonda delle cose e il punto di vista profondamente soggettivo generato dal coinvolgimento personale”.
Per informazioni
Associazione Museo Nazionale del Cinema - info@amnc.it - www.amnc.it