Si terrà giovedì 16 giugno, con inizio alle 21.30, il terzo spettacolo della II edizione di “Palcoscenico sotto le stelle”, la rassegna estiva di spettacoli in piazza Ottinetti ad Ivrea, realizzata dall’associazione Musica Teatro Piemonte, con il sostegno di Regione Piemonte, Provincia di Torino, Città di Ivrea, Fondazione Guelpa e Fondazione CRT.
Dopo la grandiosità sinfonico-corale dei “Carmina burana” sarà la volta dell’opera: RIGOLETTO di Giuseppe Verdi. Ne saranno interpreti Franco Rizzo (Rigoletto), Eugenia Braynova (Gilda), Dario Prola (il duca di Mantova). Il Coro Mozart di Ivrea e l’Orchestra Sinfonica Giovanile del Piemonte saranno diretti da Gianni Monte. Allestimento e regia di Carlo Antonio De Lucia.
In caso di pioggia lo spettacolo avrà comunque luogo, presso l’Auditorium ex “Officina H” Olivetti.
L’associazione Musica Teatro Piemonte è una nuova realtà culturale eporediese, formata dall’unione della pluridecennale competenza artistica ed organizzativa dell’Orchestra Sinfonica Giovanile del Piemonte e del Contato del Canavese (Teatro Giacosa), due eccellenze canavesane in ambito culturale. La rassegna “Palcoscenico sotto le stelle” è sostenuta da 37 comuni del Canavese.
I biglietti sono in vendita presso:
- Il contato del Canavese (piazza Vittorio Emanuele II, 12 – tel. 0125.641161), dal lunedì al venerdì, dalle
10,30 alle 13 e dalle 14,30 alle 16;
- Liceo Musicale d’Ivrea (corso Massimo d’Azeglio, 69 – tel. 0125.641081), dal lunedì al venerdì, dalle 14,30
alle 19.
Platea (posto numerato): euro 23 – Tribuna: euro 18.
Bambini e ragazzi fino a 14 anni: euro 5.
Abbonamento Opera (3 spettacoli): euro 50.
RIGOLETTO
Melodramma in tre atti
musica di Giuseppe Verdi
libretto di Francesco Maria Piave
dal dramma “Le Roi s’amuse” di Victor Hugo
prima esecuzione: Venezia – Teatro La Fenice, 11 marzo 1851
ruoli principali:
Franco Rizzo, baritono (Rigoletto)
Eugenia Braynova, soprano (Gilda)
Dario Prola, tenore (il duca di Mantova)
Vladimir Jurlin, basso (Sparafucile)
Giorgia Bertagni, contralto (Maddalena)
Coro Mozart di Ivrea
Cristina Perucchione, Riccardo Sgubin e Giulia Kostrub, maestri del coro
Orchestra Sinfonica Giovanile del Piemonte
Gianni Monte, maestro concertatore e direttore d’orchestra
Carlo Antonio De Lucia, allestimento e regia
Bruno Nepote, luci
Con Il trovatore (1853) e La traviata (1853) Rigoletto è parte della cosiddetta “trilogia popolare” di Verdi. Centrato sulla drammatica e originale figura di un buffone di corte, l’opera fu inizialmente oggetto della censura austriaca. La stessa sorte era toccata nel 1832 a Le Roi s’amuse di Victor Hugo, bloccata dalla censura e riproposta solo cinquant’anni dopo la prima. Nel dramma originale, che non piacque né al pubblico né alla critica, erano infatti descritte senza mezzi termini le dissolutezze della corte francese, con al centro il libertinaggio di Francesco I, re di Francia. Nell’opera si arrivò al compromesso di far svolgere l’azione alla corte di Mantova, a quel tempo non più esistente, trasformando il re di Francia nel duca di Mantova, e cambiando il nome del protagonista da Triboulet a Rigoletto (dal francese “rigoler” che significa ridere). Intenso dramma di
passione, tradimento, amore filiale e vendetta, Rigoletto non solo offre una combinazione perfetta di ricchezza melodica e potenza drammatica, ma pone lucidamente in evidenza le tensioni sociali e la subalterna condizione femminile in una realtà nella quale il pubblico ottocentesco poteva facilmente rispecchiarsi.