Domani, martedì 31 maggio 2011, dalle ore 17.00 alle ore 19.00, presso la Sala Lauree della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Torino (via Verdi, 25 – Torino), avrà luogo l’incontro Le parole vietate:
femminismo e politica. Incontro/scontro tra le generazioni.
L’evento, promosso in collaborazione con il CIRSDe - Centro Interdisciplinare Ricerche e Studi delle Donne dell’Università di Torino, nasce da un’iniziativa di un gruppo di docenti e ricercatori/trici dell’Ateneo, che si propongono di mantenere vivo il dibattito sull’uso del corpo delle donne avviato con il seminario “Denaro, sesso,
potere: Ora basta!” e di promuovere il dialogo tra studenti/tesse e docenti sul “femminismo e le sue (de) generazioni”.
Nel corso dell’incontro studentesse e studenti dell’Università’ di Torino dialogheranno con donne appartenenti a diverse generazioni impegnate in politica e/o nel femminismo.
Dopo l’introduzione della prof.ssa Maria Laura Di Tommaso (Università di Torino), sono previsti gli interventi di Cristina Bracchi (Alternativa Civica), Laura Cima (Consigliera di Parita’ uscente), Giulia Druetta (Collettivo AlterEva), Giulia Scotz (Collettivo AlterEva) e Terry Silvestrini (ex Consigliera del Comune di Torino).
Moderatrici della discussione saranno Francesca Costarelli (Corso di Laurea Interfacoltà in Sociologia) e Laura Bova (Officine Corsare, Corso di Laurea Sociologia e Ricerca Sociale).
Perché per alcune generazioni queste parole sono state vietate? Lo sono ancora? Chi si definisce femminista?
Perché? Quale e’ il legame tra femminismi e politica? E quale il nesso tra donne e politica? Perché il movimento femminista non e’ stato in grado di mantenere il contatto tra le generazioni? Perché una manifestazione come “Se non ora quando” ha avuto molto successo ma in generale le donne non sono interessate alla politica, non votano donna, non si candidano e soprattutto non si dichiarano femministe? E perché il femminismo non e’ stato d’aiuto?
Perché in Italia il femminismo non ha seminato nella società una cultura di uguaglianza di genere mentre in molti altri paesi europei si? Cosa non ha funzionato tra il 1970 e il 2011?