La celebrazione d’una celebrazione. A cinquant’anni di distanza torna a fare parlare di sé il raid motonautico Verbania-Sciacca che, nell’estate-autunno del 1961, un gruppo di avventurosi verbanesi compì per ricordare il secolo dell’Unità d’Italia e per dimostrare, legando le proprie radici, che l’Italia era una, dal Piemonte alla Sicilia. L’idea, promossa dal fotografo verbanese (siciliano di origine) Cesare Lo Bianco, si tramutò nel viaggio di circa 2.600 km che il piccolo battello Seskera portò a termine tra il 15 settembre e il 23 ottobre 1961 trasportando l’intera famiglia Lo Bianco più due amici. La spedizione che passò da Lago Maggiore, fiume Ticino e i mari Adriatico, Ionio e Mediterraneo, è raccontata dalla mostra che è stata inaugurata oggi (50° anniversario della partenza) a Palazzo di Città. Mostra che resterà aperta fino al 21 ottobre e che il 23 ottobre (50° anniversario dell’arrivo) verrà proposta a Sciacca. Tra foto d’epoca, ritagli di giornale e diario di bordo, l’esposizione propone non solo l’amarcord di una bella avventura ma rende testimonianza anche di uno spaccato di vita che oggi non c’è più, cioè quello dell’Italia anni ’60 che conservava ancora le sue realtà locali, le sue tradizioni e che, pur essendo unita, presentava mille sfaccettature, ben visibili nel raffronto tra le immagini del 1961 e la situazione del 2011.