Il Cardinale Nosiglia si è preoccupato di rassicurare la lobby omosessuale e i partiti suoi sostenitori sul fatto che la Chiesa non intende discriminare i gay, ma anzi aprirsi al confronto; il tutto dopo la rabbiosa e isterica reazione della lobby a una pacata precedente considerazione, e cioè che non si dovrebbe discriminare dal dibattito scientifico chi ritiene che l’omosessualità sia un disturbo della personalità curabile. Posizione questa sostenuta da autorevoli scienziati e degna di grande attenzione. Riassumiamo: coloro che pretendono che non ci sia alcuna discriminazione discriminano ferocemente chi si permette di dire che non ci dovrebbe essere discriminazione nel dibattito scientifico; insomma la lobby omosessuale ha ragione, e tutti gli altri zitti. A quando l’obbligo per legge dell’omosessualità per tutti? La Chiesa può comunque ritenere queste polemiche un buon segno: quando si dice la verità difficilmente si piace ai potenti di questo mondo.