L'Unione Nazionale Consumatori di Torino protesta vibratamente nei confronti del provvedimento contenuto nella manovra del governo Monti, che consente la vendita dei farmaci di fascia C (quelli per cui è obbligatoria la prescrizione medica, ma non sono rimborsati dal SSN), alle parafarmacie ed ai centri commerciali nelle città con più di 15.000 abitanti. Tale innovazione non è infatti assolutamente vantaggiosa per i consumatori che, al contrario, saranno discriminati a seconda che vivano in un piccolo centro o in una grande città, ma ancor più perché saranno indotti ad acquistare con leggerezza farmaci potenzialmente pericolosi e magari in offerta a 3x2! Assai più conveniente per i consumatori sarebbe invece ridurre l'elenco dei farmaci di fascia C, così come è stato fatto da tempo nel mondo anglosassone, eliminando l'obbligo di prescrizione per circa il 40% di quelli attuali - i meno pericolosi - e liberalizzandone sia il prezzo che le vendite. Per consentire ai consumatori pari opportunità, sarebbe altresì auspicabile un riordino del sistema delle farmacie che ne aumenti il numero, così da garantire la capillarità e la presenza di un servizio indispensabile in tutte le zone, con metodi di apertura tassativi.
Ufficio Stampa UNC – Torino
Maurizio Scandurra
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