
L’Amministrazione di Casale Monferrato si dichiara soddisfatta della sentenza emessa oggi dal Tribunale di Torino nei confronti dei due imputati al processo Eternit, che sono stati condannati a anni 16 di reclusione e a liquidare la somma complessiva di 25 milioni di euro quale risarcimento del danno subito dal Comune di Monferrato a carico di tutti e due gli imputati. «Esprimo a nome di tutta l’Amministrazione e del Consiglio comunale di Casale Monferrato – commenta il Sindaco Giorgio Demezzi – la soddisfazione per questa sentenza. Il verdetto di condanna emesso dal Tribunale di Torino rappresenta una risposta esemplare al problema della tossicità dell’amianto e inchioda alle proprie responsabilità chi ha gestito per anni questo problema con leggerezza, senza voler ascoltare il mondo scientifico che affermava la cancerogenicità e la pericolosità dell’amianto per gli esseri umani. Questa sentenza rappresenta un risarcimento verso coloro che hanno perso la vita a causa delle malattie indotte dall’amianto e vuole e deve essere d’esempio in quelle realtà dove l’amianto viene ancora lavorato per fare profitti sulla salute dei lavoratori». «La sentenza – prosegue il Sindaco – rappresenta per Casale Monferrato, per i suoi cittadini, per gli altri Comuni del territorio coinvolti e per quelli nelle altri parti d’Italia dove esistevano stabilimenti dell’Eternit, un momento decisivo per uscire da questo dramma che ci ha colpito tutti. Rappresenta però, a mio avviso, non un punto di arrivo ma un punto di partenza per eliminare completamente l’amianto dalla nostra città, per far sì che i nostri figli possano vivere senza il timore di ammalarsi e per rilanciare Casale Monferrato al di là del problema dell’Eternit. Perché Casale ha altre qualità e bellezze che devono essere valorizzate per attrarre investimenti e turismo». «Abbiamo sempre sostenuto – aggiunge Demezzi – che gli imputati dovessero essere condannati per le loro oggettive responsabilità. Ci teniamo a ribadire che le polemiche nate in questi ultimi mesi, riguardo l’eventuale accettazione dell’offerta economica di uno dei due imputati, non ha mai messo in dubbio la nostra certezza sulla colpevolezza degli imputati. Oggi possiamo dirci molto soddisfatti che, grazie all’aiuto del Ministro Balduzzi e del Governo, si sia riusciti a ritrovare l’unità della città e ad aprire una nuova pagina nella lotta all’amianto e al mesotelioma. Auspichiamo che dopo questa importante sentenza non siano spenti i riflettori su Casale e sul problema dell’amianto. Da parte mia voglio assicurare che l’Amministrazione comunale si impegnerà per tenere viva l’attenzione e per sollecitare le Istituzioni statali a mantenere le promesse fatte e a sostenere gli impegni per la ricerca sul mesotelioma e per le bonifiche». «Proseguiremo in tutte le azioni giudiziarie – conclude il Sindaco – al fine di vedere risarciti tutti i danni a cominciare da quelli riconosciuti dalla sentenza pronunciata oggi».