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02/04/2012 
 
 
MAXI FURTO DI RAME NELLA CLINICA SAN GIUSEPPE ARRESTATO IL RESPONSABILE
 
 
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Asti, in esecuzione di un Ordine di Custodia Cautelare in Carcere emesso dal GIP del Tribunale, hanno arrestato l’autore del furto di cavi di rame ed attrezzature dalla ex clinica San Giuseppe di Asti. Alla sua scoperta, dopo che la proprietà dello stabile –attualmente in disuso – nell’estate scorsa, aveva denunciato i furti e danneggiamenti per un valore di 300.000 euro, i Carabinieri sono arrivati al termine di minuziose indagini tra le quali anche l’acquisizione di riscontri biologici, sequestrati nel corso del sopralluogo della “scena del crimine” e sviluppati dal personale specializzato del RIS di Parma. L’arrestato è un cittadino trentenne di origine albanese da tempo residente in città, BELA Muhamed, 1983, già noto alle forze dell’ordine perché denunciato dagli stessi Carabinieri per l’occupazione abusiva dello stabile ex ASL di via Orfanatrofio, dove è stato localizzato e fermato. Nel corso delle investigazioni è emerso che BELA, nei mesi di maggio e giugno 2011, dopo essersi stabilito in via Orfanotrofio, si è sistematicamente introdotto all’interno della clinica, depauperandola progressivamente dei metalli “preziosi” per poi rivenderli attraverso canali leciti del cuneese. Giova precisare che la clinica San Giuseppe è distante poche centinaia di metri da via Orfanotrofio, consentendo al BELA movimenti minimi e mirati. Dagli atti di indagine emerge che nell’illecito, il BELA sarebbe stato coadiuvato da altre persone - tra i quali alcuni familiari – necessari sia per il trasporto degli ingenti quantitativi di rame rubati, sia per la procedura - piuttosto complessa - di separazione del rivestimento plastico che conteneva il cavo di rame e pulitura dello stesso con speciali solventi. Gli inquirenti hanno potuto raccogliere sul conto dei malviventi numerosi indizi di colpevolezza, scaturiti da attività tecniche, osservazioni sul territorio ed un accurato lavoro di rilevazione della tracce organiche lasciate dal BELA nelle varie stanze oggetto delle sue “attenzioni”, svolto dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Asti. In particolare, tali attività hanno chiarito la natura “professionale” delle condotte del BELA (che ha spesso definito la sua attività un vero proprio “lavoro”). Sono in corso diverse perquisizioni a carico di altri indagati, finalizzate al recupero del materiale rubato.
BELA, al termine degli adempimenti è stato associato alla Casa Circondariale di Asti a disposizione dell’ Autorità Giudiziaria competente (P.M. Dott. VITARI, G.I.P. Dott.ssa ROCCI)
I Carabinieri del Nucleo Operativo di Asti, proseguono nelle indagini al fine di  identificare eventuali ulteriori complici dell’ arrestato, nonché verificare l’eventuale responsabilità degli  stessi in ordine alla commissione di altri episodi delittuosi.
 

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